Dissesto idrogeologico, a settembre le Linee guida

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Divieto assoluto di cementificazione e di restringimento delle sponde fluviali, rinaturalizzazione dei tratti fluviali e analisi accurate prima della progettazione. Sono solo alcune delle nuove linee guida che la Struttura di Missione #italiasicura sta predisponendo per la progettazione di oltre 7.000 opere previste dal piano nazionale per il contrasto al dissesto idrogeologico.

In coerenza con prescrizioni che saranno emanate da tutte le autorità di bacino, saranno possibili diversi interventi, sia strutturali come casse di espansione o vasche di laminazione delle piene e canali scolmatori, sia nuove opere previste come obbligo dallo Sblocca Italia dei ‘contratti di fiume’ per riqualificare e rinaturalizzare tratti fluviali.

Le linee guida, che dovrebbero essere pubblicate a settembre, dovranno essere adottate per tutte le opere lungo i fiumi del Paese, sui versanti e sulle coste, con un’accurata valutazione delle diverse alternative di intervento con analisi di costi/benefici come suggerito dalla direttiva alluvioni dell’Unione Europea.

C’è da modificare una storia di cattiva progettazione – ha spiegato Mauro Grassi, direttore di #italiasicura, come riporta Awn.it – che ci ha portato spesso a spendere lentamente e male le risorse impegnate. Le nuove linee guida saranno un passo importante per una progettazione di qualità, sostenuta con il nuovo Fondo di rotazione per la progettazione di 100 milioni previsto dalla Delibera Cipe di Febbraio, per la predisposizione del Piano Nazionale contro il dissesto idrogeologico che prevede oltre 7000 opere per gran parte ancora alla fase iniziale della progettazione”.

Stiamo andando avanti velocemente con l’analisi di tutti i documenti raccolti e dei suggerimenti arrivati. – ha sostenuto, invece Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi e coordinatore del lavoro sulle linee guida per #italiasicura , secondo quanto pubblicato dal sito regioni.it – A settembre avremo il documento finale con le nuove linee guida, l’obiettivo è una forma più snella per un’applicazione più facile e con grande attenzione ai territori, alle nuove tecnologie, ai monitoraggi e alla valutazione del rischio, al piano delle manutenzioni, al quadro giuridico”.

Foto credit: Comune Parma

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