Edilizia residenziale pubblica: al via interventi di ripristino

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In arrivo 321 milioni di euro per il ripristino degli alloggi popolari. A stabilirlo il DM 3 ottobre 2018 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che ripartisce le risorse tra le Regioni per il recupero delle case popolari di edilizia pubblica con interventi di manutenzione straordinaria di importo fino a 50mila euro per alloggio. 

Le risorse arrivano dalla Legge di Bilancio per il 2017 e vanno a completare il “Piano Casa” del Governo Renzi, che ha lanciato la realizzazione di nuovi alloggi popolari e il recupero di quelli esistenti. Il Piano prevedeva due tranches di interventi: uno per la realizzazione di lavori di lieve entità, di massimo 15 mila euro di importo, e uno per progetti più importanti di ripristino e manutenzione straordinaria con spesa di massimo 50 mila euro.

Per carenza di risorse fino ad oggi sono stati finanziati solo i piccoli interventi e rimasti scoperti i lavori di manutenzione straordinaria, che saranno invece finalmente sostenuti con la nuova norma.

Il decreto prevede che ciascuna Regione pubblichi entro 90 giorni dalla comunicazione ministeriale dell’avvenuta validazione del decreto di trasferimento delle risorse i provvedimenti per la concessione delle risorse. Gli interventi finanziati dovranno poi partire entro dodici mesi dalla data del provvedimento regionale e ultimati ventiquattro mesi dopo l’avvio dei lavori. Se i tempi non saranno rispettati si rischierà la revoca dei finanziamenti.

Entro il 3 marzo 2019 (a sei mesi dalla data di approvazione del provvedimento) sarà pronto un sistema di monitoraggio del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e un Comitato tecnico di monitoraggio, che vedrà la partecipazione delle Regioni e dell’Anci.

Per la ripartizione delle risorse si sono seguiti due criteri: per il 35% sulla base dei criteri fissati dal DM 16 marzo 2015 (che ha definito il finanziamento del Piano casa voluto dal Governo Renzi), cioè numero di alloggi di risulta, di sfratti e di Comuni ad alta tensione abitativa, e per il 65% secondo il fabbisogno delle Regioni, accertato dal Ministero delle Infrastrutture con il DM 21 dicembre 2017.

La quota maggiore delle risorse andrà alla Puglia, con quasi 62 milioni di euro, seguita dalla Campania, con 55 milioni di euro, il Piemonte, con 33 milioni di euro, e la Lombardia, con 24 milioni.

6,4 milioni di euro andranno poi al comune di Genova per l’emergenza abitativa inaspettata causata dal crollo del Ponte Morandi.

Foto credit: Simonetta Viterbi

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