Sono numerosi i canali di finanziamento per l’edilizia scolastica in Italia, con l’obiettivo della tutela e la riqualificazione degli edifici scolastici: dalle indagini diagnostiche dei solai a scuole belle, dai mutui a sblocca scuole ai fondi di Kyoto per efficientamento energetico.
Per fare il punto della situazione e chiarire alcuni punti chiave, l’Anci ha emesso una nota, pubblicata da ediltecnico.it.
• #Sbloccascuole: 480 milioni di euro, liberati dai vincoli di bilancio per comuni, province e città metropolitane per interventi di recupero e nuove costruzioni di edifici scolastici. Entro il primo marzo 2016 gli enti locali interessati possono fare domanda alla Struttura di Missione per l’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite il sito www.sbloccabilancio.it.
“La scuola e l’edilizia scolastica sono temi che questo Governo ha a cuore sin dal suo insediamento – scrive il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nella lettera inviata ai sindaci per lanciare l’operazione #Sbloccascuole, secondo quanto pubblica orizzontescuola.it – La salute della scuola è un tema scritto ai primi punti dell’agenda politica. In tutto abbiamo già aperto 3.766 cantieri, di cui 2.435 già chiusi. Vuol dire 20.875 posti di lavoro, che diventeranno 46.882 con i cantieri in partenza nel 2016. Sulla scuola non si scherza”.
• Mutui per l’edilizia scolastica: per interventi straordinari di ristrutturazione, messa in sicurezza, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica, nonché costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici, sono previsti mutui trentennali con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, che le Regioni sono autorizzate a stipulare con la BEI, Banca europea per gli investimenti, con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa, con la Cassa Depositi e Presiti o con altri istituti bancari. Si tratta di 40 milioni di euro annui a partire dal 2015, incrementati dal 2016 a complessivi 50 milioni.
Entro il 29 febbraio 2016 i beneficiari dei mutui devono provvedere all’aggiudicazione provvisoria dei lavori.
• Indagini diagnostiche dei solai: 40 milioni di euro per il 2015 per finanziare indagini diagnostiche degli edifici scolastici, prevedendo i cofinanziamento degli enti locali. I finanziamenti possono essere utilizzati al solo fine di finanziare indagini diagnostiche relative a elementi strutturali e non strutturali di solai e controsoffitti con riferimento a immobili pubblici adibiti a uso scolastico. Le indagini devono essere affidate entro e non oltre il 31 gennaio 2016, mentre dovranno essere rendicontate entro il 31 ottobre 2016.
• Scuole belle: Interventi di piccola manutenzione di ripristino, mantenimento della funzionalità e del decoro degli immobili finanziati con i risparmi delle convenzioni per gli appalti di pulizia CONSIP. Per il 2016 sono previsti 10 milioni di euro, Anci e Miur individueranno in maniera congiunta quali interventi finanziare.
• Recupero risorse già stanziate e non utilizzate: La legge n.107/15 ha introdotto la possibilità di recuperare risorse già destinate ad interventi di edilizia scolastica non utilizzate che sono destinate a interventi compresi nella programmazione nazionale per il triennio 2015/2017, nonché a interventi che si rendono necessari all’esito delle indagini diagnostiche sugli edifici scolastici e a quelli che si rendono necessari sulla base dei dati risultanti dall’Anagrafe dell’edilizia scolastica.
• Fondi Inail: interventi per il completamento di nuovi edifici i cui lavori siano già in corso, ma anche progetti immediatamente cantierabili o la messa a norma di edifici esistenti. Inail acquisterà gli immobili oggetto di intervento e si farà carico dei costi dell’operazione richiedendo alle Amministrazioni un canone ad un tasso di interesse pari al 3% del costo complessivo dell’opera. Altri 100 milioni di euro per ognuno degli anni 2015 e 2016 sono messi a disposizione per interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici e interventi di costruzione di scuole nuove. Dopo la suddivisione delle risorse disponibili tra le Regioni sono state valutati gli interessi da parte degli enti locali e il MIUR ha pubblicato il concorso di idee per la progettazione di scuole nuove. Le Regioni dovranno definire inisieme al MIUR le aree progettuali, infine un bando definirà i tempi.
• Fondi Kyoto e l’efficientamento energetico: per il decreto adottato nell’aprile 2015, che prevedeva finanziamenti pari a 350 milioni di euro per interventi di efficientamento degli edifici scolastici, sono pervenute richieste per soli 110 milioni di euro. L’Anci ha, quindi, chiesto la reiterazione del bando suggerendo anche alcune modifiche che avrebbero agevolato la partecipazione degli enti locali. Il Ministero dell’Ambiente si è mostrato favorevole alla sola riapertura del bando con un allungamento dei tempi di presentazione che passeranno da 90 a 180 giorni.
• Risorse protezione civile: risorse destinate ad interventi di adeguamento strutturale e antisismico degli edifici scolastici nonché la costruzione di nuovi laddove indispensabili a sostituire quelli a rischio sismico. Si tratta di 20 milioni di euro annui confluiti nel Fondo Unico per l’edilizia scolastica gestito dal Miur. Nella definizione dei criteri e delle modalità di riparto delle risorse a partire dal 2016 sarà coinvolta anche l’Anci.
Foto credit: Comune di Sesto San Giovanni