
Il Senato ha approvato un disegno di legge per disciplinare l’uso dell’Intelligenza Artificiale in edilizia: un passo cruciale per tracciare una nuova strada nel nostro Paese
Dalla progettazione alla gestione dei cantieri, fino alla manutenzione predittiva, l’Intelligenza Artificiale sta cambiando il modo in cui si costruisce. Come abbiamo visto in un altro articolo, infatti, sono sempre più le aziende nel mondo che stanno integrando queste innovazioni nei loro processi.
Proprio per questo, almeno in Italia, è emersa la necessità di regolamentare l’uso dell’IA per garantire sicurezza, trasparenza ed equità nel settore dell’edilizia.
Cosa dice il disegno di legge sull’IA in edilizia
Il provvedimento che il Senato ha approvato lo scorso 20 marzo 2025 si inserisce in un contesto normativo europeo in evoluzione. L’obiettivo è quello di uniformare la legislazione italiana con l’AI Act dell’Unione Europea, che delinea un equilibrio tra la promozione dell’innovazione e la tutela dei diritti degli individui.
Il disegno di legge, composto da 26 articoli, interviene direttamente sui processi produttivi, sulle responsabilità progettuali e sulla digitalizzazione del settore edile. In particolare, stabilisce le linee guida per l’adozione e lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale in Italia e delega al Governo il compito di tradurre questi principi in decreti legislativi.

Per le costruzioni, regolamentare l’IA significa garantire che i software utilizzati nelle varie fasi del processo rispettino standard di sicurezza elevati. Edilizia, urbanistica e gestione delle infrastrutture sono infatti ambiti in cui l’adozione delle nuove tecnologie “intelligenti” comporta un grande impatto sulla sicurezza, l’ambiente e la qualità della vita.
È necessario, quindi, che le decisioni automatizzate siano verificabili e trasparenti. Un aspetto particolarmente delicato riguarda proprio la responsabilità delle scelte operate dagli algoritmi: se un’intelligenza artificiale commette un errore nella progettazione di una struttura o nell’analisi dei dati di un cantiere, chi ne risponde? La normativa dovrà chiarire questi aspetti per evitare zone d’ombra legali.
I vantaggi dell’IA: dalla progettazione alla manutenzione
Secondo uno studio dell’ANCE, l’integrazione dell’IA in edilizia potrebbe generare un impatto economico compreso tra 90 e 150 miliardi di dollari. I benefici riguardano la riduzione dei costi di manutenzione (stimati dal 20 al 30% in meno) e la maggiore efficienza operativa. L’analisi parla anche di una significativa accelerazione nei tempi di realizzazione delle opere, con risparmi che potrebbero raggiungere il 50%.
Già in fase di progettazione, l’IA sta rendendo possibile sviluppare modelli digitali sempre più accurati. Il Building Information Modeling (BIM), combinato con algoritmi avanzati, consente di analizzare enormi quantità di dati e prevedere eventuali criticità strutturali. I tempi di progettazione si accorciano e gli errori sono minimizzati, così il processo risulta più efficiente.
Anche nei cantieri, le nuove tecnologie stanno rivoluzionando i sistemi di monitoraggio e sicurezza. Sensori intelligenti, droni e software predittivi analizzano in tempo reale lo stato dei lavori e prevengono situazioni di pericolo. Questo si traduce in una riduzione degli incidenti sul lavoro e in un maggiore rispetto delle tempistiche previste nei progetti.

Un altro campo in cui l’IA sta ottenendo risultati importanti è la manutenzione predittiva. La raccolta e l’analisi dei dati provenienti da edifici e infrastrutture aiutano a stimare l’usura dei materiali e intervenire prima dei guasti.
Le sfide etiche
Nonostante i vantaggi e le potenzialità, l’introduzione dell’IA nel settore edile solleva anche questioni critiche, specie sul piano occupazionale. La crescente automazione di alcune fasi del lavoro potrebbe ridurre la necessità della manodopera specializzata e mettere a rischio i posti di lavoro tradizionali. Per evitarlo, servirà creare dei programmi di formazione e riqualificazione professionale che preparino i lavoratori alle nuove competenze richieste dal mercato.
Inoltre, è fondamentale che l’uso dell’IA sia “contenuto” e supervisionato da professionisti qualificati. Ciò rende di primaria importanza avere un quadro normativo chiaro e aggiornato e per questo il disegno di legge approvato dal Senato rappresenta un primo passo importante.
L’Intelligenza Artificiale rappresenta infatti una delle leve principali per l’innovazione del settore delle costruzioni ed è una grande alleata per l’edilizia del futuro. Tuttavia, per sfruttarne appieno i benefici, bisogna garantire che l’innovazione tecnologica sia guidata da principi di responsabilità e sostenibilità. In questo contesto, sarà necessario essere lungimiranti e accompagnare il mondo edilizio verso un futuro in cui tecnologia e lavoro umano possano coesistere in modo equilibrato.
Fonti:
- Teknoring, “L’approccio basato sul rischio dell’AI Act e principali aspetti tecnico-normativi” di Michele Iaselli;
- Ance, “Ance, impatto IA nelle costruzioni fino a 150 miliardi di dollari”;
- Build News, “L’impatto dell’Intelligenza Artificiale nel settore dell’edilizia: lo studio dell’ANCE” di Alessandro Giraudi.