Questa settimana il nostro viaggio alla scoperta degli ecomostri e le incompiute della Sicilia torna a Giarre, tristemente capitale mondiale dell’incompiuto per le ben nove architetture mai ultimate che ne deturpano il paesaggio. Dopo il campo di polo oggi si fa tappa al Teatro Nuovo, la prima in ordine cronologico delle incompiute del centro ionico.
La costruzione dell’edificio è iniziata nel 1952 e nel corso di più di mezzo secolo è costata circa 4 milioni e mezzo di euro: nel 1964, incompleta, la struttura aveva già bisogno di interventi di manutenzione ordinaria di 28 milioni di lire, 420 di oggi, nel 1968 di una variante e così a seguire nel 1974 e nel 1987. E’ il racconto di un luogo di cui non è ancora stato scritto il finale, ma che mai ha visto nella sua sala di circa 1000 posti una rappresentazione, un attore, uno spettatore. Protagonista fino ad oggi è stato, piuttosto, il vandalismo, che ha via via distrutto e portato via ciò che di volta in volta è stato costruito.
Nel 2002 il giornalista Gian Antonio Stella ne scriveva già come di ” Un incubo. Ridicolo e indecente.”
E l’incubo sembra continuare. Dal novembre scorso il cantiere è di nuovo aperto: gli operai della Sicula Costruzioni sono al lavoro grazie al Contratto di quartiere del Carmine, un appalto di 4 milioni e 400 mila euro finanziato da Ministero dei Trasporti e Assessorato regionale alle Infrastrutture per il recupero dell’intero quartiere. Solo per il Teatro Nuovo sono stati stanziati quasi 2 milioni di euro, per un piano di lavoro previsto di 546 giorni. Dovrebbero bastare entrambi a completare l’edificio che sembra non avere gravi problemi stutturali.
Il timore però, visti i trascorsi, che sia l’ennesimo avvio di lavori destinato a un improvviso stop è forte, visto anche il momento di difficoltà vissuto dalle casse della Regione.
Foto credit: Ctzen.it