Ingegneria a regola d’arte: il Cầu Vàng in Vietnam

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Per incrementare il turismo, il governo vietnamita ha finanziato la costruzione del Cầu Vàng, un ponte dall’architettura davvero insolita

Nonostante sia stato inaugurato da pochi mesi, il Cầu Vàng o Golden Bridge, è già un’attrazione da Guiness dei primati. La sua struttura, infatti, è molto particolare.

La prima caratteristica che lo rende insolito è senza dubbio estetica. Un paio di mani giganti di pietra spuntano dalle verdi colline del Vietnam, sollevando un ponte splendente. L’immagine è di per sé quanto mai suggestiva.

Siamo nel cuore del Vietnam, nell’area di Da Nang, all’interno del giardino di Thien Thai, nel parco divertimenti “Sun World” delle Bà Nà Hills.

Il Golden Bridge si trova a un’altezza di 1400 metri di quota rispetto al livello del mare. La sua costruzione è stata iniziata nel luglio del 2017 e completata nell’aprile 2018.

Il ponte è lungo oltre 150 metri e si compone di otto sezioni, le due mani che lo sostengono hanno un aspetto secolare. Quasi fossero lì da sempre a tenere il peso della lunga passerella adornata di bellissime siepi di crisantemi viola.

E così, protetta dai monti della catena Annamita, questa opera è stata progettata con l’intento di aumentare il turismo in quest’area del Paese, all’interno di un progetto, secondo fonti citate da National Geographic, di 2 miliardi di dollari.

Oltre l’arte c’è di più: il Golden Bridge vietnamita e le sue specifiche tecniche.

Al di là delle suggestioni artistiche il Cầu Vàng è davvero un’opera di alta ingegneria. Ingengneri.info ne ha descritto le caratteristiche più importanti. Proviamo a vederle insieme:

L’impalcato metallico: verniciato in giallo oro è lungo 148,4 metri, suddiviso in 8 campate, con un interasse medio di 18,75 metri. I sostegni intermedi sono di tipo puntiforme con una geometria ad albero. Ognuno degli 8 sostegni ha 4 bracci complessivi dipinti di verde e dorato. In particolare, due sono completamente occultati dalle due strutture in acciaio e calcestruzzo armato che rappresentano le due mani. Mani a dir poco imponenti, 23,8 metri di altezza complessiva, e larghezza di quasi 13 metri. Basti pensare che ogni singolo dito ha un diametro di 2 metri.

La passerella ha una sezione trasversale di 3 metri, e il suo impalcato è costituito da una finitura in doghe lignee dello spessore di 5 cm.

Alle due estremità sono state sistemate delle aiuole in cui si sviluppano delle bellissime piantine di Lobelia. L’idea è sempre quella di integrare l’opera nel contesto naturale in cui è inserita.

Tale essenza ornamentale, dal colore blu-violaceo, è stata predisposta al fine di integrare ulteriormente l’opera rispetto al contesto naturale e scenografico presente.

La struttura è ulteriormente protetta da un sistema a montanti tubolari inclinati, al quale si somma l’alto parapetto e il generoso diametro del mancorrente, tutti realizzati in acciaio inossidabile con finitura superficiale dorata.

Credit Foto: NewsExamine

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