La battaglia infinita di Rodi Garganico per l’abbattimento dell’ecomostro

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Diciassette anni di battaglie contro l’ecomostro di Rodi Garganico, in provincia di Foggia,
un edificio a grezzo costruito in un’area ad alto valore paesaggistico e panoramico, a meno di 50 metri di distanza dal mare, su uno dei punti più belli della costa di Rodi Garganico, nonostante i vincoli paesaggistici della zona, peraltro soggetta a movimenti franosi.

La società Roccamare riceve il permesso di costuirlo nel 1997, ma l’edificio, ancora incompleto, viene sottoposto a sequestro giudiziario preventivo nel 2002.
Sei anni dopo il Tribunale di Lucera giudica illegittima la concessione edilizia. Nel 2010 il Comune ne dispone la demolizione, che però viene bloccata dal ricorso della società proprietaria.
Infine nel 2012 la sentenza della Corte d’appello che ha confermato quella di Primo grado e nel maggio 2013 la decisione del Tar: l’ecomostro va demolito.
Da allora però è già passato più di un anno e la struttura è ancora in piedi.

Protagoniste della battaglia in difesa del territorio, a fianco ai cittadini, Legambiente e Wwf. “Noi non ci arrendiamo – spiega Carlo Fierro, responsabile Wwf Foggia – abbiamo aspettato in questi mesi che il sindaco procedesse con l’abbattimento. Non ci aspettavamo che desse corso alla sentenza il giorno dopo, ma a questo punto non comprendiamo perchè non si proceda. Noi continueremo ad utilizzare tutte le azioni legali e giudiziarie perchè sia messa una parola fine a questa vicenda”.

Foto credit: Rodi Garganico online Blog

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