Sempre più donne nell’ingegneria e nelle discipline tecniche

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È donna il 39% dei laureati nelle discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica). Un primato italiano rispetto ai principali Paesi industrializzati con cui siamo abituati a confrontarci: una percentuale superiore a Francia, Regno Unito, Olanda, area scandinava e persino Stati Uniti.

Ad elaborare i dati è il Centro Studi del CNI, che tra l’altro sottolinea come sia progressivamente in aumento il numero di donne ingegnere, pari al 28% dei laureati nel 2017, rispetto al 16% dei primi anni 2000.

Stanno cadendo progressivamente – afferma Armando Zambrano, Presidente del CNI, secondo quanto pubblica lavoripubblici.itgli ostacoli culturali che ancora fanno percepire le discipline tecniche e, l’ingegneria in particolare, come ostiche, più alle donne che agli uomini. Siamo lontani da traguardi di equità anche in questo campo, ma l’Italia ha fatto passi in avanti notevoli. Con orgoglio il Consiglio Nazionale degli Ingegneri constata che anche il numero delle iscritte all’Albo professionale è in costante crescita. Le donne ingegnere presenti nel nostro sistema ordinistico sono attualmente quasi 37.000, il 15,3% del totale, mentre erano il 12% nel 2012”.

Tuttavia, la strada da percorrere è ancora lunga: uno studio condotto dall’Unesco dimostra, infatti, che in Italia solo lo 0,04% delle ragazze di 15 anni prevede di affrontare studi universitari nel campo dell’Ingegneria o delle ICT a fronte dell’1% dei ragazzi della stessa classe d’età.
“Il fatto che un numero crescente di donne – prosegue Zambrano – si laurei in ingegneria e che sia stata raggiunta una quota del 15% di donne iscritte al nostro Albo professionale, partendo dieci anni fa da numeri molto contenuti, per il CNI è solo un punto di inizio. Più donne nel mercato del lavoro significa più benessere e più equilibrio sociale, ma soprattutto più equità in termini di pari opportunità, cosa che nel nostro Paese manca. È sufficiente guardare, infatti, i dati sui divari di genere per capire l’entità del fenomeno e per capire quanta strada ancora c’è da percorrere”.

La nota dolente è che, se è vero che sono stati raggiunti apprezzabili risultati in termini di accesso delle donne alle discipline e alle professioni tecniche, i divari di genere persistono nel nostro Paese più che in altri.
Mentre il tasso di occupazione tra gli uomini laureati è pari all’83%, per le donne laureate è del 74%: un divario di ben 9 punti percentuali di differenza, più elevato rispetto a Paesi come la Francia, la Gran Bretagna e la Germania.
Per non parlare delle differenze di retribuzione. In Italia aumentano all’aumentare del livello di competenze: il cosiddetto gender pay gap è pari al 5% nell’insieme dei settori produttivi del Paese, ma arriva al 29% nel settore delle attività scientifiche e professionali.

Dobbiamo e possiamo fare di più – afferma Ania Lopez, Consigliere Iunior del CNI, da sempre parte attiva in tutti i progetti del Consiglio Nazionale che pongono al centro le donne ingegnere, come si legge su edilportale.com – almeno in due ambiti: educare le giovani generazioni, ma non solo, a comprendere meglio cosa sono le discipline STEM e a cosa possono servire e continuare a dibattere, capire e combattere i divari di genere, innanzi tutto nel mercato del lavoro, moltiplicando le iniziative di comunicazione che non possono concentrarsi solo l’8 marzo di ogni anno. Le donne che operano in ambito ingegneristico sono, per la nostra categoria, una forza trainante, determinate a superare molti ostacoli. Da loro possiamo imparare. Per questo il CNI come altri Consigli e Collegi di rappresentanza del lavoro professionale, devono e possono impegnarsi ulteriormente in programmi educativi e divulgativi così come in un’azione di interlocuzione con le forze di governo per interventi che garantiscano la maggiore parità di genere.”

Da anni il Consiglio Nazionale Ingegneri è impegnato nella valorizzazione della componente femminile della professione di ingegnere. I prossimi appuntamenti in calendario in questa direzione sono: la conferenza internazionale “Donne: Innovazione e valorizzazione nel campo della cultura digitale” che si terrà a Napoli; “Pinking”, un appuntamento dedicato alle storie di ingegneria al femminile in programma a Vicenza e infine “La parità di genere tra passato, presente e futuro: identità professionali a confronto”, i cui lavori si terranno ad Aosta.

Foto credit: Inchju

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