Reingegnerizzare e rendere efficiente la Pubblica Amministrazione investendo sulla digitalizzazione e sul capitale umano, soprattutto con l’assunzione di tecnici. Sono gli obiettivi proposti dalla Ministra per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, in audizione sul Recovery Fund.
Un piano di reclutamento per la Pubblica Amministrazione
La Pubblica Amministrazione ha bisogno da anni di un maxi piano di assunzioni per far fronte alla carenza di personale, aggravato anche dalle fuoriuscite dei pensionamenti con quota 100. In particolare, secondo quanto ha dichiarato la Ministra, sarebbero carenti ingegneri, geologi e architetti, oltre che giuristi.
Servono inoltre, secondo Dadone, competenze tecniche per la gestione finanziaria dei fondi comunitari che vadano oltre le semplici competenze amministrative.
Oggi solo poco più del 2% dei dipendenti pubblici ha meno di 34 anni. Tra gli obiettivi prefissati dalla Ministra per investire sulle competenze e il capitale umano della PA ci sarà la cooperazione con le Università per l’orientamento degli studenti universitari meritevoli alla scelta consapevole di una carriera nel pubblico impiego.
“La Pa – ha osservato la Ministra – deve diventare attraente per i giovani e grazie ai giovani, smuovendo passioni, ponendosi come un’ambizione di successo personale, appagante e creativa. Sarebbe miope, però – avverte Dadone – se ragionassimo solo in termini di nuove generazioni. Troppo spesso la politica e i governi si sono lasciati andare ad un approccio “giovanilista” illudendo le nuove generazioni e dimenticandosi di quanti sono già impiegati nella Pa. Per questo motivo, una direttrice dell’azione di questo Governo sarà quella di motivare e valorizzare chi in questi anni ha lavorato nella Pa: una risorsa da supportare con la formazione continua che possa colmare il gap di competenza e ridurre il senso di inadeguatezza, che possa riaccendere l’entusiasmo e la voglia di fare sempre meglio”
Le modalità di reclutamento
Strutture che potrebbero essere individuate in immobili confiscati alla criminalità o in edifici dismessi da riqualificare.
L’esperienza del lockdown ha fatto emergere l’importanza del decentramento e del lavoro agile. Con circa 4 miliardi in 5 anni, i dipendenti potrebbero essere dotati di portatili e le attività progettate in modo funzionale, con dati e documenti digitali, videoconferenze e assistenti virtuali. Cambierebbero quindi le modalità del lavoro, che diventerebbe più flessibile e orientato alla misurazione delle performance.
Foto credit: DEZALB
Gli ingegneri nella Pubblica Amministrazione non hanno mai avuto fortuna. Quello che era stato definito “l’occhio tecnico dello Stato sul territorio italiano” (Genio Civile, Catasto, Ingegneri ferroviari, Servizi tecnici nazionali…..) è stato smantellato e disgregato nel corso di questi ultimi venti anni. Gli ingegneri sono stati bistrattati e le loro competenze tecniche salutate. Le grandi opere strategiche sono state private della attiva vigilanza da parte dello Stato. Spero che il Ponte Morandi possa essere di monito.