Qualità del lavoro in edilizia: presto arriveranno le linee guida

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Firmato un protocollo d’intesa tra i sindacati e il ministero delle infrastrutture e dei trasporti per stilare delle linee guida che, stabilendo standard qualitativi nell’ambito dell’edilizia e dei trasporti, migliorino le condizioni di lavoro in questi settori.

L’accordo è stato siglato dalle associazioni Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti il 13 aprile 2018.

Si prevede la nascita di un Osservatorio permanente che abbia il compito di valorizzare i buoni esempi già esistenti per stilare una serie dettagliata di precetti che costituiranno il modello da adottare in futuro.

In una nota del Ministero si sottolinea che “il protocollo è il risultato di un percorso di relazioni industriali, condiviso negli anni con le parti sociali, finalizzato al raggiungimento di standard qualitativi in materia di lavoro, nell’ambito dell’edilizia e dei trasporti”.

Sarà necessario individuare le priorità in modo da gestire al meglio gli interventi da fare. Aspetti di salute e sicurezza, regolarità e legalità, qualificazione degli appalti e delle stazioni appaltanti, sono tante le questioni alle quali bisogna dare soluzioni concrete e strumenti idonei per favorire la qualità del lavoro.

Non a caso proprio in tema di sicurezza sul lavoro qualche giorno fa, come riporta Ansa.it, il prefetto di Milano, Luciana Lamorgese, aveva dichiarato che: “Un lavoratore quando esce di casa per andare al lavoro deve avere la certezza che ci tornerà. Morire per lavoro e sul lavoro è inaccettabile e quindi è nostro dovere prendere tutte le misure necessarie perché non accada mai più”.

Nel comunicato stampa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è scritto che: “Con la sottoscrizione del protocollo d’intesa, il Mit e le organizzazioni sindacali condividono 10 principi, quali strategie e modalità di affidamento di lavori e servizi, mercato del lavoro, formazione sul lavoro, sicurezza sul lavoro, contratti pirata e dumping, welfare aziendale, pari opportunità e conciliazione, partecipazione, informazione e confronto, rappresentanza sindacale e datoriale, legalità e osservatorio permanente sulla qualità del lavoro”.

Si comprende bene che questo tipo di intesa rappresenta un passo avanti significativo, “è un patrimonio condiviso a disposizioni di tutti, anche a disposizione dell’eventuale nuovo Governo che si formerà. Ora sarà compito di tutti i soggetti tradurre le linee guida in intese specifiche con le grandi stazioni appaltanti, in buone pratiche, sperimentando anche soluzioni innovative a tutela dei lavoratori e per realizzare presto e bene gli interventi previsti, più che mai necessari per garantire al Paese maggiore competitività”.

 

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