Recovery Fund, l’occasione per cambiare vecchie norme urbanistiche

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Prospettando un “new green deal” italiano: il 2020 potrebbe essere l’occasione per cambiare norme urbanistiche obsolete.

In un comunicato stampa uscito il 12 dicembre 2020 il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori si propone di dare utili suggerimenti per la gestione politica delle ingenti risorse che arriveranno dall’EU per ridisegnare città e territori.

Una prospettiva ad ampio raggio che vuole rispondere ad esigenze concrete non solo nazionali: “creare città policentriche, in cui muoversi nell’arco di 30 minuti, con sistemi di mobilità pubblica che limitino l’uso dei mezzi privati al solo ultimo miglio; riattivare i servizi ecosistemici per una simbiosi tra città e campagna, mettendo le persone al centro di ogni processo; contrastare i cambiamenti climatici; usare in maniera integrata energie e risorse economiche pubbliche e private”.

L’Europa si muove tutta a favore della rigenerazione urbana, ma l’Italia non può pensare di seguire la scia se non viene prevista una revisione delle regole del governo del territorio, passando dal sistema delle “conformità” a quello “strategico”. Un passaggio indispensabile per rendere fattibili quegli interventi necessari che, se declinati in chiave green, rappresentano una condizione necessaria per l’erogazione del Recovery Fund.

Le nostre città devono avere gli strumenti per evolversi e per dare una risposta alla domanda di qualità di vita delle persone che, nell’anno della pandemia, è ancora più forte: le regole non possono più essere quelle desuete, definite quasi un secolo fa, quando occorreva regolare la crescita delle città con Piani ordinati e funzionali: Piani, però, che hanno prodotto realtà che impongono di essere rigenerate perché senza qualità e bellezza”.

Il 2020 è di certo l’anno della crisi sanitaria, dei lutti e della crisi economica, ma potrebbe diventare anche l’anno delle prospettive inedite.

L’Unione Europea, che sembra finalmente aver assunto un ruolo centrale di prospettiva politica e di coordinamento dell’indirizzo economico verso scelte più “green”, ha attivato forme di finanziamento impensabili fino ad un anno fa.

Sarannoi questi i temi centrali del convegno online “Politiche Urbane Territoriali. Per un newgreen deal italiano”, in programma il prossimo 18 dicembre.

Un appuntamento davvero imperdibile per chi voglia affrontare il tema “della rigenerazione urbana quale cura contro il consumo di suolo, quale ‘summa’ delle sostenibilità in campo ambientale, economico e sociale”.


L’evento potrà essere seguito in livestreaming dalle 10 alle 13 e dalle 13:30 alle 15:30 su architettiperilfuturo.it e sulla piattaforma iM@teria
. Qua il programma completo.

Esperti, politici e rappresentanti delle istituzioni discuteranno del Piano Next EU Generation e della necessità di evoluzione delle nostre città mettendo a confronto pratiche italiane e europee.

Concluderanno i lavori il Senatore Andrea Ferrazzi e il Sottosegretario Salvatore Margiotta in qualità, rispettivamente, di primo firmatario del ddl 1131 sulla rigenerazione urbana, in questi giorni in discussione al Senato, e di responsabile per il Governo per quanto attiene al Governo del Territorio.

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