Trasformare il più caotico snodo di traffico della città in una grande agorà verde, anello di congiunzione tra corso Buenos Aires e via Padova è l’obiettivo del rivoluzionario progetto di LOC, Loreto Open Community, vincitore del concorso internazionale promosso dal Comune di Milano in collaborazione con C40 “Reinventing Cities”.
Il team che si è aggiudicato il premio è capeggiato da Ceetrus Nhood, una realtà che si propone come Global Urban Player, sviluppatore di luoghi di vita sostenibili e smart al servizio dei cittadini.
“A Milano – spiega il Sindaco Giuseppe Sala – stiamo vivendo una trasformazione urbanistica epocale. Molti progetti un tempo solo sulla carta stanno prendendo forma dando alla città una nuova fisionomia nata dalla visione innovativa e green dei migliori studi internazionali di architettura. Piazzale Loreto senza perdere la sua identità di snodo viario diventerà un luogo di socialità e incontro dove su più livelli i cittadini troveranno una grande area pedonale con alberature, sedute e fontane. Così stiamo cambiando il volto di Milano, rigenerando aree dismesse dove il passato deve lasciar posto al futuro o intervenendo su ciò che esiste creando bellezza e funzionalità e verde. È questo il nostro modo di reinventare la città“.
Da area di traffico a spazio pubblico
La viabilità sarà totalmente revisionata in maniera strategica per mantenere inalterata la capacità del nodo esistente. Il risultato saranno 24mila metri quadrati di spazio pubblico pedonale, di cui oltre 12mila nella piazza, di contro ai 2.484 utilizzabili oggi, e il restante distribuito tra via Padova e via Porpora.
“Una mobilità integrata, con un nuovo equilibrio fra pedoni, bici, moto e auto, per una migliore sicurezza stradale per tutti, e la conferma di un importante nodo di accesso al trasporto pubblico della rete metropolitana e di superficie – dichiara l’assessore alla Mobilità Marco Granelli –. Un cambiamento che già oggi è iniziato e che ci aiuterà a vincere la congestione del traffico e l’inquinamento dell’aria“.
Sarà mantenuta la connettività lungo tutti gli assi principali, ma i flussi di traffico verranno rimodulati seguendo le nuove geometrie della piazza, con la realizzazione di attraversamenti a raso in tutte le direzioni, la ridefinizione delle fasi semaforiche e la pedonalizzazione del primo tratto di via Padova. L’intervento su via Padova andrà a integrarsi e rafforzare i progetti dell’Amministrazione per la rigenerazione di 2km della via.
Verrà realizzata una agorà verde, un organismo architettonico aperto, che avrà la funzione di potenziare la vita della comunità. Una piazza anfiteatro, flessibile e adattabile a diversi usi temporanei pubblici come concerti, manifestazioni, mercati, attività sportive e occasioni di aggregazione.
È previsto la realizzazione dello spazio pubblico su tre livelli, per un totale del 69% della superficie: oltre alla piazza a raso già citata, si svilupperanno sulle aree a cielo aperto ottenute con l’apertura del mezzanino della metropolitana e sulle terrazze verdi dei tetti di tre nuovi edifici destinati ad attività commerciali, svago e uffici. Saranno presenti, oltre a giochi d’acqua, colonnine di ricarica elettrica, rastrelliere e stazioni di bike sharing.
Il traffico verrà posto ai margini della piazza per favorire gli spostamenti ciclabili e pedonali all’interno dell’area e la penetrazione tra i diversi assi stradali.
Il livello strada sarà collegato all’area interna del piazzale attraverso sistemi di risalita verticale come scale, rampe e ascensori. In corrispondenza di corso Buenos Aires verranno mantenuti gli accessi esistenti alla metropolitana, mentre i flussi pedonali lungo le altre direttrici verranno convogliati all’interno dell’ampio accesso previsto nel progetto della piazza. La complessità della circolazione e la nuova configurazione prevista per il nodo necessitano di porre particolare attenzione sulla definizione dei cantieri, che verranno realizzati per fasi.
Un progetto green
In una visione più ampia della riqualificazione urbana di Milano, verranno piantati circa 300 alberi sia nel cuore di piazza Loreto che lungo via Padova e viale Monza. In aggiunta ad altri 200 previsti nell’ambito del progetto ForestaMi.
I tetti degli edifici saranno “verdi” e verranno configurati come giardini rialzati aperti al pubblico e gestiti in collaborazionecon le attività commerciali sottostanti.
La finalità è di ridurre le isole di calore e di contribuire alla riduzione complessiva di CO2 nell’area. Anche le strutture ai lati della piazza saranno costruite utilizzando legno e materiali eco-compatibili, puntando alla realizzazione di un progetto carbon neutral.
L’edificio di via Porpora, sede del Comune di Milano, simbolo del cambiamento
L’edificio di via Porpora sarà oggetto di riqualificazione e ampliamento per il corpo a torre, mantenendo inalterato, dal punto di vista volumetrico il corpo basso. L’immobile, verrà riqualificato in un’ottica green e di utilità pubblica. Infatti, un giardino pensile verrà posto come copertura e verrà realizzato un asilo di quartiere, spazi per coworking e uffici. Saranno inoltre attuate politiche di contenimento del traffico nelle ore di punta legate all’asilo, mettendo in sicurezza gli spazi antistanti all’accesso su via Canzio depotenziando l’uso dello spazio attualmente carrabile.
La riqualificazione di Piazzale Loreto si inserirà nel più ampio piano di rigenerazione urbana dell’asse nord-est della città, da via Padova a piazza San Babila. È previsto dal masterplan LOC che venga pedonalizzato il primo tratto di via Padova in modo da integrare la riqualificazione ad una serie di interventi che miglioreranno la qualità dello spazio pubblico e la sicurezza stradale: l’ampliamento dei marciapiedi, la realizzazione di 8 nuove piazze, la posa di 230 alberi, che si aggiungono ai 300 previsti in LOC, la riqualificazione di incroci e attraversamenti pedonali e l’istituzione della zona 30, il progetto Tunnel Boulevard per la riqualificazione del ponte ferroviario selezionato nell’ambito di Piazze aperte.
“Il concorso Reinventing Cities – dichiara Hélène Chartier, Head of Zero carbon development per C40 – ha ispirato la collaborazione creativa di cui abbiamo bisogno per combattere la crisi climatica, con la capacità e creatività di architetti, artisti, ambientalisti e imprenditori. Reinventare le città è più di una competizione innovativa: sta aiutando a portare avanti una ripresa verde e giusta dalla pandemia per creare il futuro che vogliamo. Nonostante l’anno impegnativo, il numero dei partecipanti e la qualità delle proposte presentate per la seconda edizione del concorso a Milano sono eccezionali e la trasformazione di piazzale Loreto è un progetto faro. Dimostra come le città possono creare nuovi posti per le persone quando gli spazi vengono recuperati da quelli occupati dai veicoli e quando viene data priorità alla mobilità incentrata sulle persone”.