Un investimento su cui puntare: il social housing, la soluzione flessibile e sostenibile alla questione abitativa europea.
Un lungo periodo di crisi economico-finanziaria, come quello che stiamo ancora attraversando, ha reso il mercato immobiliare sempre più statico. Una condizione di immobilità che non risparmia nessuno Stato europeo, Italia compresa.
La necessità di garantire case ed immobili, sempre più facilmente accessibili, è ormai al centro del dibattito politico internazionale. Ecco perché, da diversi anni ormai, il Social Housing è uno dei campi di maggior sperimentazione e progettazione. Sia da un punto di visto architettonico, che economico-finanziario e sociale.
Affitto moderato in Francia. Housing a profitto limitato in Austria. Alloggio pubblico in Svezia. Promozione residenziale e sussidio indiretto in Germania. Residenza condivisa in Danimarca. Locazione agevolata e Piano casa in Italia. Sono tutti modi per strutturare un’edilizia sociale e rispondere al bisogno di un alloggio adeguato per chi non può permetterselo.
Il successo dei Social Housing Bond dà nuova vita all’edilizia sociale
È notizia solo di qualche giorno fa l’emissione da parte della Cassa deposito e prestiti (Cdp) dei Social Housing Bond italiani, ed è stato subito boom di richieste. (Fonte Ansa)
Sono arrivate, infatti, domande per 5 miliardi di euro accolte da oltre 270 investitori con una partecipazione estera pari al 65%del totale. (Fonte Edilportale).
Questo tipo di emissione obbligazionaria ha come fine ultimo quello di trovare soluzioni concrete per perseguire i “Sustainable Development Goals” stabiliti dalle Nazioni Unite.
Una serie di punti programmatici per porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo rendendo le città “insediamenti inclusivi, flessibili, sicuri e ovviamente sostenibili”.
L’emissione di quest’ultimo “Social Housing Bond” si inserisce in un piano di emissioni più ampio dedicato alla finanza sostenibile. Una serie di sovvenzioni iniziate nel 2017 con lo stanziamento di 500 milioni di euro annui, diventati 750 milioni nel 2019.
Questo tipo di fondi, però, può essere utilizzato solo per supportare edilizia residenziale sociale. Dedicata esclusivamente a quelle fasce della popolazione che non possono accedere alle liste dell’edilizia residenziale pubblica ma al contempo non trovano risposta adeguata alle loro esigenze nelle proposte del mercato.
Le dichiarazioni di Palermo e i buoni propositi per il futuro
La dichiarazione riportata dall’Ansa ha toni molto rassicuranti. L’amministratore Delegato della CDP Fabrizio Palermo ha infatti dichiarato: “Il successo dell’emissione obbligazionaria odierna, che rafforza ulteriormente il nostro impegno nell’edilizia sociale, conferma CDP come modello di riferimento per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese, coerentemente con il Piano Industriale 2019-2021. Il Social Housing Bond rappresenta un nuovo e importante tassello di una strategia volta a creare valore condiviso, integrando criteri di valutazione ambientali e sociali nelle attività di CDP, con l’obiettivo di fornire un contributo tangibile per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU”.