Stampa 3D, nuova frontiera per l’edilizia?

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Sembrerebbe vicina la creazione direttamente “in situ” dei primi edifici e manufatti edilizi grazie alla tecnologia della stampa 3D, strumento che ha raggiunto già molti successi in numerosi settori: dalla produzione di pezzi di ricambio personalizzati per gli yacht alla realizzazione di modelli in scala di organi del corpo umano per le esercitazioni dei medici, fino alla creazione di oggetti preziosi. Applicazioni molteplici e di un forte impatto economico, almeno potenzialmente. Il mercato è, infatti, ancora di nicchia, ma in forte crescita. Una crescita galoppante nonostante la crisi economica: tra il 2011 e il 2014 il 65% degli imprenditori italiani del settore ha visto il proprio fatturato aumentare e il 25% rimanere stabile.

Questo strumento consente già la realizzazione di blocchi per l’edilizia più leggeri del cemento armato. “La stampa 3D come soluzione tecnologica – sottolineava poche settimane fa il designer Marco Ferreri, durante la tappa pugliese del Road Show 3DPrint Hub presso i saloni della Fiera del Levante – nell’immediato può essere utilizzata principalmente per costruire parti di edificio, integrando le soluzioni costruttive attuali e dando margini di libertà progettuale altrimenti difficili se non con costose attrezzature”.

Ma siamo sicuri che rappresenti un elemento di crescita per il settore? Forse è ancora troppo presto per valutarne gli effetti, i vantaggi, l’impatto sulla crisi del settore.

Foto credit: Mfarchitetti

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