L’Agenzia delle Entrate aggiorna la sua Guida al Superbonus 110% dopo gli avvenimenti degli ultimi mesi. Le novità riguardano la cessione dei crediti e la proroga per le unifamiliari.
Banche e istituti bancari potranno cedere i crediti a clienti professionali privati. È questa la novità più importante introdotta dal Decreto Aiuti e integrata nella guida al Superbonus pubblicata dall’Agenzia delle Entrate. Una decisione spinta dalle richieste dell’Ance, degli istituti bancari e degli operatori del settore, allarmati dagli eventi degli ultimi giorni, uno su tutti l’esaurimento delle risorse stanziate dal governo e il blocco della cessione dei crediti.
Nell’ultimo aggiornamento alla guida, L’AE conferma che il Superbonus resta fruibile, oltre che in detrazione, sia con la richiesta di sconto in fattura sia attraverso la cessione del credito.
Come cambia la cessione del credito
A partire dal 15 luglio 2022, le banche e le società appartenenti ai gruppi bancari potranno trasferire i crediti acquisiti ai propri clienti professionali privati. In questa categoria rientrano tutti i clienti che possiedono “l’esperienza, le conoscenze e la competenza necessarie per prendere consapevolmente le proprie decisioni in materia di investimenti e per valutare correttamente i rischi che assume.” Si tratta di banche, imprese di investimento e di assicurazione, fondi pensioni e organismi di investimento collettivo, investitori istituzionali e imprese di grandi dimensioni che possiedono almeno due di questi requisiti:
- totale di bilancio: 20.000.000 euro;
- fatturato netto: 40.000.000 euro;
- fondi propri: 2.000.000 euro.
L’Agenzia delle Entrate chiarisce che il credito ceduto non può essere frazionato nelle cessioni successive, ma che è possibile cedere le singole rate annuali che compongono l’importo complessivo. In altre parole, le singole rate non possono essere frazionate.
La proroga del Superbonus per le unifamiliari
La guida dell’AE include la proroga del Superbonus per le unifamiliari. Per poter usufruire delle agevolazioni, il 30% dei lavori dovrà essere completato entro il 30 settembre 2022. Lo stato di avanzamento dovrà essere calcolato sull’intervento complessivo e non soltanto sui lavori inclusi nel Superbonus.