Si tratta di un credito di imposta pari al 30%, fino a un massimo di 200mila euro, per le spese sostenute per la ristrutturazione edilizia e l’eliminazione di barriere architettoniche e l’ammodernamento degli arredi di strutture ricettive turistico-alberghiere, tra il 2014 e il 2016.
Contemporaneamente il Ministro ha annuciato, come riporta un articolo di Edilportale, che il suo Ministero e quello delle Infrastrutture e dei Trasporti sono al lavoro per un piano straordinario della mobilità turistica per la fruibilità del patrimonio culturale italiano e, in particolare, di quello delle destinazioni minori e del Sud Italia. Un piano che il decreto ArtBonus prevedeva per il 2014.
A proposito di itinerari e recupero di immobili, il Ministro, ha ricordato la norma approvata lo scorso anno che prevede la concessione ad uso gratuito per un massimo di 7 anni a imprese, cooperative e associazioni costituite in prevalenza da giovani sotto i 35 anni, di case cantoniere, caselli e stazioni ferroviarie e marittime e altri immobili pubblici non utilizzabili e non utilizzati a scopi istituzionali, proprio per favorire la realizzazione di percorsi pedonali, ciclabili e mototuristici.
Per il Ministro Fraceschini, secondo quanto pubblicato da Edilportale, “nello spirito della norma c’erano gli edifici demaniali a supporto di itinerari, quindi più che sceglierli a caso, stiamo lavorando sugli itinerari. Abbiamo utilizzato la norma dell’ArtBonus per costruire due tavoli, uno su Vento, cioè la ciclabile Venezia-Torino, e uno sulla Francigena, perché erano le due cose più avanzate, una ciclabile e una a cammino. Attorno al tavolo ci sono le Regioni, i rappresentanti dei Comuni attraversati, nel caso di Vento il Politecnico di Milano, che ha elaborato il progetto, pensando che questo modello gestionale è quello che facilmente si trasferisce su un altro itinerario”.
Foto credit: Kevin Dooley