Via libera al decreto per le demolizioni di opere in aree a rischio idrogeologico

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La conferenza Stati-Città-Autonomie locali ha approvato all’unanimità lo schema di decreto del Ministro dell’Ambiente che stabilisce le modalità di accesso dei comuni al finanziamento degli interventi di rimozione o demolizione di opere e immobili in aree a rischio idrogeologico, secondo quanto stabilisce una norma del Collegato Ambientale.

Lo schema di provvedimento individua i criteri per la scelta delle priorità tra gli interventi di demolizione e rimozione, che riguardano nello specifico opere ed immobili realizzate in aree soggette a rischio idrogeologico elevato o molto elevato, o dei quali sia stata comprovata l’esposizione al rischio, in assenza o totale difformità dal permesso di costruire.
Verranno finanziati i costi degli interventi, comprese le spese tecniche ed amministrative, per i quali sia presente provvedimento definitivo di rimozione o demolizione non eseguito nei tempi stabiliti. Saranno incluse anche le spese per il conferimento in discarica dei rifiuti misti, la raccolta, l’imballo, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi e il ripristino naturalistico dell’area interessata.

Ogni regione avrà il suo elenco di interventi in ordine di priorità per consentire una distribuzione il più possibile omogenea delle risorse su tutto il territorio nazionale.
Per quanto riguarda i criteri di attribuzione del punteggio di priorità, peso maggiore avrà il livello di rischio dell’area interessata, seguito da riduzione del numero di persone a rischio diretto, costo dell’intervento, presenza della struttura in area demaniale, entro zone di divieto assoluto o di rispetto fluviale, e il completamento di un intervento già in parte finanziato.
Il riparto delle somme disponibili, che si effettuerà con successivo decreto ministeriale, avverrà invece sulla base della popolazione residente, superficie, indicatori di rischio idrogeologico.

“Agli amministratori che affrontano la piaga dell’abusivismo, spesso purtroppo senza il giusto appoggio delle realtà locali – è il commento del Ministro Gian Luca Galletti pubblicato da casaeclima.com – noi vogliamo fornire un sostegno reale che rappresenta anche un segnale culturale: va chiusa una volta per tutte la stagione dei condoni e delle costruzioni in spregio alle regole e al buonsenso, che mettono a rischio la vita delle persone e la tenuta del territorio. Mi auguro che questo fondo, che vale 10 milioni di euro, possa essere rapidamente esaurito e in quel caso sarò pronto a raddoppiarne l’importo”.

 

Foto credit: Luigi Torreggiani 

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