Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il Ddl CantierAmbiente, recante disposizioni per il potenziamento e la velocizzazione degli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico e la salvaguardia del territorio.
Stando a quanto si legge nel comunicato stampa pubblicato al termine della riunione governativa del 19 giugno 2019, il Ddl attribuisce ai Presidenti delle Regioni, designati quali Commissari contro il dissesto idrogeologico, il compito di predisporre un programma d’azione triennale per la mitigazione del rischio e la salvaguardia del territorio, in cui saranno specificati anno per anno i comuni e i territori coinvolti, la descrizione tecnica degli interventi e le stime di costo.
Ai Commissari si attribuiscono anche le funzioni di coordinamento e realizzazione degli interventi previsti e si consente il ricorso all’affidamento della progettazione esecutiva e dell’esecuzione di lavori sulla base del progetto definitivo, indipendentemente dall’importo dei lavori, nel rispetto di quanto previsto dalle enorme europee sugli appalti pubblici.
Per le attività di pianificazione e progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico il Ministero dell’Ambiente ha istituito un Fondo con una dotazione di 105 milioni di euro per il triennio 2019 – 2021 proveniente dalle Leggi di Bilancio 2014 e 2016.
Entro 30 giorni dall’entrata in vigore dal Decreto CantierAmbiente saranno definiti dai Ministeri dell’Ambiente e dell’Economia i criteri per l’assegnazione delle risorse del Fondo. Le risorse per il 2019 sono già state ripartite e immediatamente erogate quali contributi ai Commissari per il finanziamento della progettazione degli interventi individuati dai medesimi quali prioritari, sulla base delle richieste già pervenute dai Commissari e sulla base del DPCM di attuazione dell’articolo 10, comma 11, del DL 91/2014.
Nelle pubbliche amministrazioni si istituirà una specifica segreteria tecnica che seguirà la realizzazione delle opere. Inoltre sarà istituita una nuova figura professionale, il “green manager”, che dovrà assicurare l’attuazione delle politiche ambientali con riferimento a piani di mobilità sostenibili, efficientemente energetico nelle pubbliche amministrazioni, riduzione degli imballaggi, raccolta differenziata dei rifiuti.
“Il provvedimento – ha spiegato il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, come si legge su edilportale.com – realizza gli obiettivi indicati nel Piano per la mitigazione del rischio idrogeologico “Proteggi Italia”, consentendo di spendere i 6,5 miliardi di euro che costituiscono il Piano Marshall contro il dissesto. Consentirà di ridurre la burocrazia, semplificare i passaggi amministrativi, anticipare i fondi per la progettazione, affiancare le regioni, programmare cicli di interventi per la messa in sicurezza del territorio”.
Il Piano “Proteggi Italia” per la prevenzione del rischio idrogeologico, predisposto e pubblicato in Gazzetta Ufficiale nei mesi scorsi, si articola in misure di emergenza, prevenzione, manutenzione e ripristino, semplificazione e rafforzamento della governance e organizzative. Per il 2019 sono disponibili 3 miliardi di euro da destinare agli interventi immediatamente cantierabili. Il Piano prevede, inoltre, una serie di misure di emergenza e prevenzione, tra cui il Piano emergenza dissesto, che comprende interventi per la messa in sicurezza del territorio e delle infrastrutture, interventi per la mitigazione del rischio idraulico ed idrogeologico, con il ripristino delle strutture danneggiate.
“Adesso non ci sono più alibi – ha commentato ancora il Ministro Costa – bisogna rafforzare gli argini, proteggere le città, mitigare il dissesto. Affinché non ci siano più emergenze. Serve un’azione coordinata e veloce anche perché a causa del cambiamento climatico i fenomeni piovosi sono sempre più violenti e repentini. Non possiamo vivere in balia del meteo. Dobbiamo agire subito e finalmente c’è lo strumento giusto. Adesso spero che il Parlamento approvi il provvedimento nel minor tempo possibile”.
Foto credit: Linda Russ