Crepe nei muri portanti: cause e caratteristiche del degrado

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Crepe nei muri

Grazie a un’attenta valutazione fessurale è possibile capire se ci sono problemi nella struttura e di che natura

Se volessimo adottare un’analogia, potremmo definire le crepe come le ferite dei muri. Lesioni che si generano in seguito alla manifestazione di problemi o forze diverse, che con la loro attività modificano in maniera permanente la struttura muraria originale.

Nonostante crepe e fessurazioni si manifestino prevalentemente su vecchi edifici, la loro presenza non indica necessariamente problematiche strutturali. Tuttavia il loro studio ci permette di comprendere nel dettaglio origini e stato di salute dei muri.

Come si forma una crepa?

Partiamo dal fatto che un muro portante deve far fronte a forze esterne diverse, come compressione, trazione, flessione, flessione e taglio, e torsione. Forze che creano tensioni all’interno delle pareti, variando da punto a punto quando il muro è in uno stato di equilibrio.

Quando le forze esterne superano la capacità di resistenza del materiale, questo si rompe e i carichi si distribuiscono in modo diverso.

Questo nuovo modo di distribuzione delle forze provoca tensioni troppo grandi per le parti della struttura, facendo propagare le rotture, creando crepe che diventano più grandi e raggiungono la superficie.

Come si sviluppa una crepa?

Analizzare una crepa vuol dire osservarne attentamente forma, larghezza ed estensione, criteri attraverso i quali è possibile risalire al periodo della sua formazione.

Altrettanto cruciale è l’osservazione del cambiamento della crepa nel tempo. A secondo se si espande o rimane quadrata è possibile comprendere la natura dei danno alla struttura.

Lo sviluppo di una lesione può avvenire in tre fasi. La prima fase, detta “capillare”, è quella dove si verifica la prima rottura, ma le fessurazioni sono molto sottili. Poi c’è la seconda fase, detta “capillare progredita”, nella quale le fessurazioni iniziano ad allargarsi, e infine c’è la terza fase, quella in cui la rottura diventa più ampia e la superficie si interrompe.

Quando il danno strutturale avanza senza che il materiale riesca ad adattarsi, le crepe continuano a mantenere la loro forma originale, registrando una tendenza maggiore ad allargarsi che a estendersi in superficie.

Identificare i danni attraverso le crepe

Quando una crepa continua a svilupparsi nel tempo, può voler indicare la presenza di un problema strutturale. Ecco i fattori da cui possono derivare i danni.

Lesioni derivanti dal movimento del terreno

Le crepe causate dai cedimenti del terreno sono spesso irregolari a causa della diversa distribuzione delle pressioni sotto l’edificio.

Questi cedimenti possono verificarsi per diverse ragioni, sia naturali, come la presenza di acqua o movimenti del terreno, sia a causa di interventi umani, come la costruzione di edifici vicini o la modifica della struttura di edifici esistenti.

I cedimenti possono anche causare spostamenti verticali, orizzontali e inclinati, provocando rotazioni, con lesioni che si formano intorno agli architravi delle porte e si spostano a causa di solai, pavimenti e aperture nelle pareti.

L’assestamento murario

Le crepe che derivano dall’assestamento dei muri si verificano durante o subito dopo la costruzione di un edificio, a causa di due principali motivi:

  • il restringimento della malta: gli strati di malta, prima di indurire completamente, si restringono sotto il peso dei carichi. Questo restringimento dipende dall’altezza della costruzione, dallo spessore e dal numero dei giunti di malta e dalla qualità della malta stessa.
  • la compressione del terreno di fondazione a causa dell’aumento dei carichi: questi problemi si manifestano con piccole crepe sottili o lesioni più evidenti nei punti più sollecitati dell’edificio, come gli angoli, gli incroci dei muri, gli archi e le piattabande. Solitamente, queste lesioni non compromettono la stabilità della struttura e possono essere monitorate per circa tre mesi dopo il completamento dell’edificio. Se non aumentano, possono essere riparate senza problemi.

Crepe verticali causate dallo schiacciamento

Il fenomeno dello schiacciamento si verifica quando una parte di un muro non riesce a sopportare i carichi di compressione a cui è sottoposta. Questo tipo di lesione si manifesta attraverso crepe verticali.

Un tipo di dissesto particolarmente pericoloso, poiché il sistema murario cede nel tentativo di raggiungere un nuovo equilibrio che non riesce a trovare, aumentando, così, il rischio di crolli.

Nei casi in cui la struttura è sottile, potrebbe succedere che, prima che il materiale raggiunga il suo limite di resistenza allo schiacciamento, diventi instabile a causa di un carico concentrato in un punto specifico. Queste lesioni da presso-flessione si manifestano come fratture interne al muro.

Quando l’elemento strutturale supera il limite di snellezza, si rompe per effetto dello schiacciamento. Il fenomeno di presso-flessione o instabilità a causa di un carico concentrato può presentarsi anche quando la struttura muraria è disomogenea, mal costruita o male collegata.

Instabilità strutturale negli archi

Le strutture ad arco richiedono una corretta distribuzione delle forze interne, dove i piedritti assorbono le spinte. Le lesioni possono derivare da pressioni eccessive sui piedritti o dal cedimento di questi ultimi, causati a loro volta da un dissesto del terreno sottostante.

I dissesti possono anche essere provocati da variazioni nei carichi originari, spesso causate da sovraccarichi accidentali o cambiamenti di destinazione dei locali.

Nei casi di instabilità degli archi, le fratture tendono a formarsi nella chiave o alle reni, sebbene la rottura nella chiave non sia sistematica se non vi sono rotture significative ai fianchi. Nelle strutture murarie, possono evidenziarsi inclinazioni nei piedritti e nella muratura sovrastante, non simmetriche rispetto al centro di spinta.

Dissesti da deformazione delle strutture piane

Nel caso delle strutture orizzontali, come i solai, possono verificarsi dissesti dovuti non solo a problemi intrinseci, ma anche ai cedimenti delle strutture verticali su cui si appoggiano.

Nei solai, i segni di dissesto si manifestano principalmente al centro, con lesioni parallele o perpendicolari alle travi, a seconda del tipo di solaio.

Errori nella costruzione o pesi eccessivi possono provocare una consistente deformazione dei solai, causando danni ai muri divisori, con fratture ad andamento parabolico.

Effetti delle vibrazioni e dei terremoti sulle costruzioni

Le costruzioni in muratura, soprattutto quelle vecchie, incontrano più difficoltà nel sopportare le sollecitazioni. Movimenti che possono essere causati da fonti differenti, come il vento, il traffico pesante o le vibrazioni di macchinari.

Tra gli elementi particolarmente dannosi ci sono gli eventi sismici. Le onde del terremoto, infatti, viaggiano attraverso l’area colpita, con un movimento violento e ondulatorio nell’epicentro e più sfumato nelle zone circostanti.

A livello di crepe, si osservano spesso lesioni a forma di croce di Sant’Andrea, dove le fessure si intersecano a 45° orizzontalmente e – 45° verticalmente.

Come riparare una crepa?

Se la crepa non sta più cambiando nel tempo e la struttura sembra stabile, si può intervenire con materiali appositi per riempire la crepa e quindi ripararla. Ma se il problema continua a peggiorare, sarà necessario agire contro la causa del dissesto.

Fonti:

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