Sicurezza edifici, predisposti fondi ai Comuni per 150 milioni

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È in arrivo la prima parte dei fondi previsti dalla Legge di Bilancio 2018 per la sicurezza di edifici pubblici, scolastici e del territorio nazionale.

La Legge di Bilancio 2018, infatti, prevedeva l’istituzione di tre fondi: uno per la messa in sicurezza degli edifici pubblici; un secondo per la sicurezza del territorio; e un terzo per la ristrutturazione dell’edilizia sanitaria. 

Le risorse complessive predisposte per le opere di riqualificazione ammontano a 850 milioni, distribuiti in tre anni. 150 milioni ora, 300 milioni nel 2019 e 400 milioni nel 2020.

I Comuni interessati potranno chiedere un contributo massimo di 5.225.000 euro complessivi. Le domande vanno inoltrate, attraverso un portale online, entro la mezzanotte del 20 febbraio 2018, collegandosi all’apposita sezione del sito del Ministero dell’Interno.

Bisognerà quindi compilare il modello allegato al D.M. del 29/01/2018, nel quale si dovrà descrivere, in modo sintetico, l’opera che si vuole realizzare. Si dovrà, inoltre, indicare il CUP, il codice unico di progetto, e sarà necessario specificare se, per quello stesso progetto, sono stati stanziati altri finanziamenti.

Per la messa in sicurezza degli edifici scolastici sarà necessario indicare anche il codice SNAES (Sistema Nazionale delle Anagrafi dell’Edilizia Scolastica), recuperabile attraverso i Sistemi Informativi regionali. 

Ovviamente, ogni progetto presentato dovrà essere inserito in uno strumento programmatorio del Comune. 

I Comuni che usufruiranno del contributo statale vedranno determinato l’importo ottenuto entro il 31 marzo 2018.

Questa serie di finanziamenti sono pensati per il rilanciare il settore edile. Una rinascita che passa, inevitabilmente, anche per una nuova cultura della riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. 

Il patrimonio edilizio italiano, soprattutto quello scolastico, ha bisogno di essere messo in sicurezza con una certa urgenza.

Il dossier “Ecosistema Scuola”, presentato ad ottobre 2017, ha messo in luce che il patrimonio edilizio scolastico è di scarsa qualità e necessita di interventi urgenti nel 43,8% dei casi.

Speriamo che stavolta i fondi vengano sfruttati nel modo migliore.

 

Credits Foto: MichaelGaida

 

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