Approvato in conferenza Stato Città il riparto dei fondi per la progettazione per gli enti locali: sono 30 milioni di euro distribuiti in tre anni, dal 2018 al 2020.
Questi finanziamenti erano già previsti nella Legge di Bilancio 2018, per distribuire risorse verso progetti di fattibilità e messa in sicurezza delle strutture pubbliche.
Questo perché manca, purtroppo, un comparto di progettazione di qualità che sia a disposizione degli enti locali.
I beneficiari di questo fondo saranno le Città Metropolitane, le Province e i Comuni in proporzione crescente. 5 milioni alle città, e 12,5 milioni verranno divisi tra Province e Comuni. Come disposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Sul sito ministeriale si legge infatti che “per la prima volta si cerca di intervenire in merito alla mancanza di progettazione di qualità a disposizione degli enti locali, spesso dovuta a carenza di risorse economiche”.
Insomma è la progettazione di qualità il punto cardine che dovrebbe dare concretezza a uno dei principi fondanti del Nuovo Codice dei Contratti: realizzare opere pubbliche di qualità, dai costi certi, nel rispetto dei tempi di realizzazione previsti.
“Queste risorse – afferma il Ministro Delrio – consentiranno agli enti locali di realizzare buone progettazioni. Dalla messa in sicurezza di infrastrutture ed edifici pubblici, tra cui le scuole, alla revisione di progetti invecchiati, alla pianificazione strategica nelle città metropolitane, ai piani urbani della mobilità sostenibile, a progetti per la portualità. In questo modo si costituirà un buon parco progetti: progetti fattibili, pronti per essere finanziati, sopperendo alla carenza di progettazione efficace che impedisce o rallenta la realizzazione degli investimenti pubblici. Un’attività che potrà essere utile anche per consentire agli enti locali di partecipare a bandi e finanziamenti”.
Le risorse verranno ripartite secondo una graduatoria triennale 2018/2020, con priorità ai progetti di adeguamento alla normativa sismica degli edifici e delle strutture scolastiche.
Ingegneri.info sottolinea poi che “ad ogni Città Metropolitane verrà assegnato una quota fissa pari a 100.000 € a cui va sommata una quota variabile proporzionale alla popolazione. Alle Province ed ai Comuni invece verrà assegnato una quota fissa pari 70.000 € a cui va sommata una quota variabile proporzionale alla popolazione.”
Gli enti beneficiari dovranno inserire i dati relativi ai progetti ammessi a cofinanziamento nel sistema di monitoraggio delle opere pubbliche della BDAP (banca dati delle pubbliche amministrazioni), mentre l’assistenza tecnica e amministrativa nello svolgimento delle pratiche amministrative e gestionali sarà garantita da Cassa depositi e prestiti.
L’obiettivo di questo strumento a sostegno degli investimenti comunali in materia di edilizia scolastica, di impiantistica sportiva è che possa servire tempestivamente a rispondere alle più incombenti esigenze del territorio italiano.
Credits Foto: Engin_Akyurt