Pubblicato il 19 maggio in Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero dell’Istruzione con l’elenco delle scuole e degli enti locali che usufruiranno di 22,5 milioni di euro destinati agli interventi di adeguamento antisismico degli edifici scolastici.
Gli enti locali beneficiari sono tenuti, però, ad approvare le progettazioni esecutive degli interventi e ad effettuare l’aggiudicazione degli stessi, almeno in via provvisoria, entro un anno. La durata dei lavori non deve eccedere i due anni dall’avvenuta aggiudicazione definitiva dell’intervento.
I fondi, nello specifico, sono predisposti per coprire interventi di adeguamento strutturale e antisismico degli edifici del sistema scolastico e alla costruzione di nuovi immobili sostitutivi degli edifici esistenti, nei casi in cui non si potesse intervenire e si dovessero sostituire le strutture a rischio.
Le erogazioni saranno disposte direttamente dalla Direzione generale per gli interventi in materia di edilizia scolastica del Ministero dell’Istruzione in favore degli enti locali beneficiari sulla base degli stati di avanzamento lavori o delle spese maturate dall’ente.
E saranno certificati dal Responsabile unico del procedimento fino al raggiungimento del 90% della spesa complessiva al netto del ribasso di gara. Il residuo 10% è liquidato a seguito dell’avvenuto collaudo e/o del certificato di regolare esecuzione. È stato predisposto anche un sistema di controllo e monitoraggio degli interventi finanziati.
Molte le Regioni che hanno chiesto i finanziamenti: la Campania è quella in cui verranno erogati più fondi, poco meno di 4,5 milioni di euro, distribuiti su 3 progetti.
Piemonte e Molise, invece, sono le regioni che riceveranno cifre inferiori ai 300 mila euro, ma entrambe hanno presentato una sola richiesta.
Escluse Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Sardegna che non hanno presentato domanda entro i termini prestabiliti nonostante le preoccupanti condizioni del patrimonio edile scolastico italiano. Le somme residue, circa 3,7 milioni, verranno distribuite in fase di collaudo e certificazione.
Tra gli allegati del Decreto ministeriale è possibile comunque consultare l’elenco nel dettaglio. Le somme residue, circa 3,7 milioni, verranno distribuite successivamente in fase di collaudo e certificazione.