Superbonus: le imprese chiedono la proroga immediata

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Associazioni, sindacati, professionisti, lavoratori e condomini sono compatti nel dichiararsi contrari a una proroga a singhiozzo della misura per l’efficienza energetica e messa in sicurezza degli edifici.

Rimandare l’estensione del Superbonus alla Legge di Bilancio, che solitamente si definisce a dicembre, si tradurrebbe in un rallentamento dei lavori se non addirittura in un blocco. Infatti, la pianificazione di tali investimenti per famiglie e operatori economici dipendono quasi totalmente dalla certezza di poter usufruire di un beneficio fiscale.

Compatti nel lanciare un segnale d’allarme ci sono tutte le principali associazioni di settore: FederlegnoArredo, Alleanza delle cooperative, Anaepa Confartigianato, Cna costruzioni, Casartigiani, Fillea CGIL, Filca Cisl, Feneal Uil, Claai, Confapi Aniem, Anaci, Isi, Oice, Rete professioni tecniche, Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Federcostruzioni, a seguito della posizione assunta dal Governo sul futuro del superbonus 110%. 

Attualmente non è ancora pervenuta alcuna conferma ufficiale sulla proroga.
Ma neanche rispetto alle eventuali variazioni della misura fiscale che per poter generare una crescita complessiva del settore edile (in termini di occupazione, crescita economica e sviluppo dell’indotto e della filiera produttiva) necessita di tempi adeguati e, in caso di interventi complessi come quelli condominiali, la loro attuazione può necessitare anche di anni.

La mancata definizione sembra entrare in contrasto con le intenzioni, espresse più volte dal Governo, di potenziare gli investimenti e la crescita economica.

Il superbonus 110% è infatti finora uno dei principali strumenti di immediato rilancio economico in chiave di sostenibilità e di sicurezza ad oggi operativo. Limitarne la durata e contenerne gli effetti – pari a 1 punto di Pil in più all’anno – è una scelta di retroguardia, non certo ammissibile in questo periodo storico” dicono in una nota congiunta Fillea, Filca, Feneal, Ance, Alleanza Cooperative, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confapi Aniem, Federlegno, Claai, Isi, Oice, Rete professioni tecniche, Consiglio Nazionale Commercialisti, Anaci e Federcostruzioni.

Di qui la necessità, sempre ribadita dagli operatori, di prorogare almeno al 2023 tutte le agevolazioni finora previste adottando una netta semplificazione delle norme vigenti.

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