Decreto Aiuti ter: quali sono le misure per le imprese

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Decreto Aiuti ter: quali sono le misure per le imprese
Credit foto: unsplash

Tra le proposte del nuovo pacchetto di azioni anche prestiti per le aziende in difficoltà con il pagamento delle bollette

Estensione del credito d’imposta per consumi di luce e gas, concessioni di garanzie gratuite e sconti sui carburanti sono alcune delle novità del Decreto Aiuti ter, che il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità lo scorso 16 ottobre 2022.

Si tratta con ogni probabilità dell’ultimo decreto di spesa del premier Mario Draghi, in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre. La dote complessiva del provvedimento ammonta a circa 14 miliardi di euro, che si aggiungono ai 52 miliardi precedentemente stanziati dal Governo per sostenere l’economia nazionale.

Come già per il Decreto Aiuti e per il Decreto Aiuti bis, convertito in legge il 22 settembre 2022, l’obiettivo del nuovo testo è ancora una volta quello di rilanciare le attività produttive del Paese e supportare imprese e famiglie contro il caro energia.

Proprio per questo motivo è previsto che 6,2 miliardi di euro del finanziamento totale arrivino direttamente da maggiori entrate e pertanto potranno essere utilizzate subito dopo l’autorizzazione in Parlamento.

In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ecco le principali misure contenute nel provvedimento a sostegno delle aziende.

Credito d’imposta per luce e gas

Il Decreto Aiuti ter approva, di fatto, la proposta avanzata dal Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti sulla necessità di rafforzare gli interventi contro gli aumenti in bolletta per supportare l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.

Sotto la spinta del Ministro, il CdM ha acconsentito all’introduzione di aliquote del 40% per le imprese energivore e del 30% per le aziende più piccole che impiegano energia elettrica con una potenza superiore a 4,5 kW.

Le risorse destinate a questi interventi saranno concentrate nei mesi di ottobre e novembre, così da consentire un ristoro immediato sul caro energia. Fino al 30 settembre resta quindi confermato l’attuale meccanismo, con credito d’imposta al 25% per le energivore e al 15% per le imprese con consumo maggiore di 16,5 kW.

Contro la delocalizzazione

Ancora del Ministro Giorgetti la proposta di inasprire le norme contro il fenomeno della delocalizzazione. Nel caso in cui venga raggiunta una soglia di licenziamento pari al 40% dei dipendenti, il Decreto Aiuti ter prevede la revoca per le aziende di ogni beneficio statale ricevuto.

La bozza del provvedimento recita infatti che “in caso di mancata sottoscrizione del piano da parte delle organizzazioni sindacali il datore di lavoro è tenuto a pagare il contributo innalzato del 500 per 100”.

Inoltre, qualora “il datore di lavoro cessi definitivamente l’attività produttiva o una parta significativa della stessa, anche per effetto di delocalizzazioni, con contestuale riduzione di personale superiore al 50% di quello impiegato mediamente nell’ultimo anno […] è tenuto alla restituzione delle sovvenzioni, dei contributi, sussidi ed ausili finanziari o vantaggi economici a carico della finanza pubblica di cui hanno beneficiato gli stabilimenti produttivi.”

Il Decreto Aiuti ter in dettaglio
Credit foto: TgCOM24

Finanziamenti, trasporti e carburante

Per potenziare al meglio la liquidità delle imprese, il Governo Draghi ha disposto la concessione di garanzie gratuite da parte di SACE e del Fondo PMI. I finanziamenti saranno concessi dalle banche alle aziende in difficoltà con le bollette di ottobre, novembre e dicembre prossimi, con una percentuale di garanzia aumentata dal 60 all’80% dell’importo finanziato.

Sul fronte dei trasporti il Decreto Aiuti ter stanzia 100 milioni di euro per migliorare la mobilità pubblica locale. Il provvedimento inoltre assegna al Bonus Trasporti 10 milioni di euro in più (da sommare ai 180 milioni già stanziati per il 2022) al fine di mitigare le spese delle famiglie e dei lavoratori pendolari.

In arrivo anche una proroga della riduzione delle accise su gasolio e benzina fino alla fine di ottobre. Viene così confermato lo sconto di 30 centesimi in vigore fino al 17 ottobre, data a partire dalla quale, fino al 31 ottobre 2022, le aliquote di accisa saranno rideterminate come segue:

  • benzina: € 478,40 per mille litri;
  • oli da gas o gasolio usato come carburante: € 367,40 per mille litri;
  • GPL: € 182,61 per mille chilogrammi;
  • gas naturale usato per autotrazione: aliquota IVA stabilita nella misura del 5%.

“Sono soddisfatto per le misure del decreto aiuti” ha dichiarato il Ministro Giorgetti, che ha poi aggiunto: “concentrare le risorse in due mesi (ottobre e novembre) e aver allargato la platea dei beneficiari anche ai piccolissimi, compresi artigiani e le piccole attività, è positivo e le percentuali degli sconti effettivi sono molto significative. Di fatto si tratta di un beneficio sui costi energetici del 30-40% e non sulla differenza. Positive anche le misure che prevedono prestiti garantiti a tassi molto agevolati per pagare le bollette”.

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