Le agevolazioni statali tendono spesso a sovrapporsi, provocando una certa confusione. Vediamo come l’Agenzia delle Entrate ed ENEA rispondono ai dubbi.
Superbonus, Bonus Ristrutturazione, Ecobonus e Bonus Casa: in uno stesso anno, o in periodi vicini tra loro, può capitare di aderire a detrazioni differenti.
È possibile usufruire della stessa detrazione su un singolo immobile? Quante volte? Può essere abbinato ad altri? E quali sono i massimali di spesa detraibili? Sono queste le domande più gettonate quando si parla di bonus edilizi.
In linea di principio, gli incentivi fiscali possono essere usati più volte, per più anni e anche sullo stesso immobile, ma è importante valutare che i singoli casi rispettino le condizioni indicate dall’Agenzia delle Entrate e da ENEA.
Proprio quest’ultimo ha recentemente pubblicato il poster aggiornato con le agevolazioni disponibili per abitazioni e condomini, un documento riassuntivo che dà una panoramica sugli incentivi per cui è possibile presentare la domanda.
La tipologia dell’intervento da attuare
Un primo aspetto da tenere a mente quando si intende richiedere una detrazione è il particolare stato dei lavori. Infatti, per calcolare il tetto massimo delle spese detraibili occorre considerare se gli interventi in questione sono già iniziati negli anni precedenti o se riguardano lavori distinti.
La circolare 17/2015 afferma che per gli interventi già iniziati – e che consistono solo in un’opera di continuazione dei lavori – il calcolo delle spese va fatto considerando i costi sostenuti in entrambi gli anni.
Quindi, si ha diritto all’agevolazione solo se la somma delle spese non ha sforato il massimale stabilito per legge. In questo caso la quota massima che è possibile detrarre non raddoppia, proprio perché si tratta di concludere un lavoro già avviato.
Discorso diverso, invece, per i lavori autonomi perché se eseguiti in anni diversi fanno riferimento anche a due titoli autorizzativi differenti. L’utilizzo dei bonus edilizi per questa tipologia di intervento viene ostacolata da:
- limite annuale di richiesta di detrazione;
- limite legato al numero di interventi;
- limite dell’unità immobiliare.
In questo caso, sarà necessario presentare la documentazione richiesta dalla normativa edilizia in vigore per stabilire se i lavori realizzati sono indipendenti tra loro. Inoltre, per usufruire di una doppia detrazione, bisognerà anche rivolgersi a un tecnico che indichi la diversità degli elementi che sono oggetto dell’intervento.
Tempistiche e modalità
Come ricorda l’Agenzia delle Entrate, l’art. 16-bis del TUIR non prevede limiti di tempo minimi tra un lavoro e l’altro per poter beneficiare nuovamente di un bonus edilizio. L’unica indicazione a cui prestare attenzione, però, stabilisce che le detrazioni non devono essere richieste nello stesso anno.
Per quanto riguarda la cumulabilità dei bonus edilizi, ancora l’Agenzia ha dato l’autorizzazione con la circolare 24/2020, ma precisando che gli incentivi dovrebbero essere applicati a spese diverse. I costi degli interventi devono essere contabilizzati singolarmente ed è anche necessario rispettare gli adempimenti che sono previsti per ogni specifica detrazione.
Detto altrimenti, è possibile utilizzare tutti i bonus in corso sommando i relativi massimali. Naturalmente, lo stesso intervento non può essere considerato per due bonus diversi, ma deve essere inserito in contabilità diverse. Per esempio, l’agevolazione sulla sostituzione degli infissi può essere detratta sull’Ecobonus o sul Bonus Casa, ma non su entrambi.