E-commerce in edilizia, un orizzonte possibile?

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Internet, realtà aumentata, sharing economy, e-commerce, stanno cambiando il mercato in tutti i settori, ma anche il modo di fare impresa, essere cittadini, professionisti e consumatori.

Qualche anno fa poteva sembrare anomalo pensare ad un imprenditore edile, un tecnico di cantiere o un manovale che utilizzassero internet per cercare o condividere informazioni, consigliare tecniche o acquistare prodotti da cantiere, oggi è semplicemente la norma.

Eppure il settore edile stenta un po’ a decollare da questo punto di vista. Analizzando la situazione degli e-commerce per esempio, i numeri delle vendite on line sono notevoli e il trend di sviluppo è in forte crescita: al primo posto c’è il turismo con una crescita del 10% nell’ultimo anno, a seguire l’elettronica con un più 28%, l’abbigliamento con un 27% in più, poi l’arredamento (+48%), e per finire l’alimentare(+20 %). L’edilizia è ancora tagliata fuori da questa crescita: manca una strategia condivisa dell’intero comparto.

Certo la logistica è più facilmente gestibile con articoli di grandezze ridotte; le operazioni si complicano all’aumentare delle dimensioni e del peso del prodotto e delle quantità da gestire, ma i vantaggi di investire nel campo degli e-commerce sarebbero evidenti anche in questo comparto.

Peso e conformazione dei prodotti, che necessitano di attrezzature specifiche per la movimentazione della merce, così come le quantità specifiche degli acquisti in edilizia, fanno pensare che andrebbero studiate delle formule di e-commerce specifiche, in cui ad esempio risulta complesso declinare i tempi di consegna in 24 ore e i costi di consegna e reso gratuiti.

Bisognerebbe investire in questa direzione, per creare una dimensione ad hoc dell’acquisto online pensata per l’edilizia, ma senza dimenticare di mantenere salda la rete di vendita “tradizionale” che costituisce le radici del mercato edile. La realtà delle rivendite, che sempre più sono non solo e semplicemente uno spazio per la vendita, ma un vero e proprio punto di riferimento per il lavoratore del settore per competenze, consigli, tramite nel rapporto con i produttori, potrebbero viaggiare a fianco della realtà digitale, offrendo in qualche modo due differenti servizi.

Se è, infatti, vero che nella dimensione dell’e-commerce verrebbe penalizzato il rapporto diretto con l’acquirente che solo una rivendita può assistere in un acquisto che non è semplicemente l’acquisizione del prodotto, ma appunto una vera e propria assistenza dalla scelta all’applicazione, è pur vero che l’e-commerce ha tra i suoi vantaggi quello di favorire una maggiore divulgazione del marchio, ma anche quello di poter raggiungere professionisti di tutto il mondo e non solo aree geografiche coperte dalla presenza in rivendita.

Due servizi quindi molto diversi, che in qualche modo potrebbero vicendevolmente completarsi, di cui il mercato sembra avere bisogno, ma la cui realizzazione è ancora un orizzonte distante.

 

Foto credit: Nacho

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