Il decreto sulla ricostruzione di Ponte Morandi in Gazzetta Ufficiale

4033

È finalmente stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Emergenze, che contiene tutte le norme relative alla ricostruzione del viadotto sul Polcevera, a Genova, meglio conosciuto come ponte Morandi, crollato tragicamente lo scorso 14 agosto.

Entro dieci giorni dall’entrata in vigore del Decreto, ovvero entro il 9 ottobre, dovrà essere nominato il Commissario straordinario, che dovrà gestire tutte le operazioni di demolizione e ricostruzione del ponte affiancando il Commissario per le emergenze Giovanni Toti.

Pare che la figura sia già stata individuata in Claudio Gemme, attuale presidente di Fincantieri sistemi integrati, società del Gruppo Fincantieri specializzata nello sviluppo di soluzioni per governare e controllare le funzioni più importanti delle navi.

Del disegno di ricostruzione, donato alla città di Genova da Renzo Piano, ci siamo già occupati, sia dal punto di vista della progettazione che delle relative polemiche. Il decreto stabilisce ora le responsabilità di chi dovrà curare questa realizzazione e con che modalità, ovvero il Commissario straordinario.

Per la demolizione, la progettazione, l’affidamento e la ricostruzione dell’infrastruttura e il ripristino del sistema viario, potrà operare in deroga ad ogni disposizione di legge extrapenale, anche al Codice Appalti, fatto salvo il rispetto di vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea.

Unico vincolo che la norma impone al Commissario riguarda l’affidamento dei lavori, che potrà riguardare solo “operatori economici che non abbiano alcuna partecipazione, diretta o indiretta, in società concessionarie di strade a pedaggio, ovvero siano da queste ultime controllate o, comunque, ad esse collegate, anche al fine di evitare un indebito vantaggio competitivo nel sistema delle concessioni autostradali”.

Autostrade per l’Italia non sarà quindi coinvolta nella ricostruzione, se non economicamente: in quanto responsabile del mantenimento in assoluta sicurezza e funzionalità dell’infrastruttura e come responsabile dell’evento (cioè del crollo), dovrà accollarsi tutte le spese legate alla ricostruzione, versando, entro trenta giorni dalla richiesta del Commissario straordinario, le somme necessarie.

In caso di omesso versamento nel termine, lo stesso decreto stanzia 360 milioni di euro, 30 milioni all’anno dal 2018 al 2029, per anticipare le spese necessarie per la ricostruzione.

Il commissario straordinario potrà poi procedere con l’affidamento diretto degli appalti per la progettazione e la ricostruzione del ponte e della viabilità connessa, senza necessariamente invitare prima cinque imprese per un confronto comparativo.

Avrà una squadra di massimo 20 tecnici, scelti tra dipendenti di amministrazioni centrali e enti territoriali, cui vanno ad aggiungersi due eventuali sub-commissari.

Il decreto stanzia, infine, un contributo di sostegno per tutti i soggetti coinvolti dalla tragedia con ordinanze di sgombero o che hanno subito danni materiali e misure di facilitazione fiscale per le imprese genovesi e per la piena ripresa dei traffici portuali.

Foto credit: Davide Papalini e Gabriel Rinaldi

CONDIVIDI

NESSUN COMMENTO

SCRIVI UNA RISPOSTA