L’edilizia nel 2020: calo del 10,4% nelle manutenzioni straordinarie

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Rapporto Camera-Cresme: la pandemia ha causato un calo 10,4% nelle manutenzioni straordinarie.

L’emergenza sanitaria ha stoppato bruscamente l’edilizia nel 2020 causando un calo del 7,4% del valore della produzione nelle nuove costruzioni e del 10,4% nelle manutenzioni straordinarie.

I dati emergono dal Rapporto 2020 “Il recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio: una stima dell’impatto delle misure di incentivazione” presentato dal Cresme all’Ufficio Presidenza della Commissione Ambiente della Camera.

I punti salienti del rapporto

In attesa di conoscere i dettagli del rapporto, che verrà presentato al pubblico il 3 dicembre 2020 in modalità Webinar live streamed sul sito del Cresme, riportiamo i punti salienti già anticipati su Edilportale.it.

Gli effetti della crisi provocata dall’emergenza Coronavirus sono già tangibili, quelli del Superbonus 110% invece non si conoscono ancora. Nel rapporto del Cresme, infatti, sono indicate le stime dell’impatto economico delle misure di incentivazione fiscale spettanti per le spese sostenute per gli interventi di recupero edilizio e di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio

Numeri interessanti: il super incentivo dovrebbe avere “un impatto potenziale sul mercato di 2,4 miliardi di euro, tutti nel 2021, e, nell’ipotesi di un prolungamento dei benefici a tutto il 2022, di 8 miliardi di euro, dei quali 1,614 nel 2021 e 6,455 nel 2022″.

Al momento, però, il Superbonus 110% ha causato un rallentamento nel comparto. Molte attività di manutenzione straordinaria sono state differite in attesa del pieno avvio dell’operatività del nuovo incentivo.

Che cosa è successo

Il settore delle costruzioni, insomma, è entrato ufficialmente nel “settimo ciclo edilizio” o, meglio, nel “primo ciclo dell’ambiente costruito”. Le costruzioni hanno avviato la loro ripresa prima molto moderatamente, e poi con valori contenuti ma significativi nel 2018 e nel 2019, trainate dalla riqualificazione del patrimonio esistente e dalle opere pubbliche.

La crescita del settore si è però interrotta improvvisamente nel 2020, in conseguenza dell’emergenza sanitaria.

Secondo le stime del CRESME, nel 2020 il valore della produzione nelle costruzioni diminuirà del 7,4%, un dato migliore di quello dell’economia in generale, ma in forte contrazione rispetto a uno scenario che stava diventando, su vari fronti di attività, positivo.

Nel 2020, in particolare, per la manutenzione straordinaria si prevede una contrazione del 10,4%.

Le ragioni di tale flessione sono da imputare certamente alla crisi pandemica ma anche al fatto che nel 2020 è arrivato sul mercato il “Superbonus 110%” rispetto al quale diverse attività di manutenzione straordinaria sono state comprensibilmente differite in attesa del pieno avvio del percorso attuativo che prelude all’operatività del nuovo incentivo.

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