Expo Dubai 2020: come sarà il Padiglione Italia

1819

A rappresentare l’Italia all’Expo Dubai 2020 sul tema “Connecting Minds, Creating the Future” sarà una struttura composta da tre scafi tricolore capovolti e disposti come petali.

È il progetto del raggruppamento temporaneo di imprese costituito da CRA-Carlo Ratti Associati, Italo Rota Building Office, F&M Ingegneria, Matteo Gatto & Associati, ad aver vinto il concorso internazionale di progettazione che ha visto la partecipazione di 19 proposte e oggi è al centro di non poche polemiche proprio per l’esito finale raggiunto.

Il Padiglione Italia occuperà una superficie di 3.500 metri quadri circa, sarà alto oltre 25 metri e collocato in un’area di grande visibilità all’interno del sito di Expo Dubai 2020: vicino al parco, che oltre a rappresentare un forte vantaggio in termini di attrattività, garantisce anche un’eccellente visione del padiglione, in quanto non vi sono strutture che ne ostacolano la visuale frontale e laterale.
Si prevede un afflusso di oltre 28 mila visitatori al giorno nel padiglione italiano, oltre 5 milioni nei sei mesi dell’evento.

Il progetto vincitore è costituito dagli scafi di tre imbarcazioni italiane arrivate via mare che saranno capovolti e innalzati uno accanto all’altro su alti pilastri, trasformandosi nella copertura del Padiglione. Dipinti ciascuno in modo diverso, i tre scafi visti dall’alto avranno l’aspetto di tre petali che compongono i colori della bandiera italiana.

L’architettura celebra la storia di uomini e esploratori italiani che nei secoli hanno solcato mari e terre lontane, intessendo contatti e relazioni con tutto il mondo. Al contempo, il riuso degli scafi capovolti si presenta come una scelta di sostenibilità che si riallaccia a una antica tradizione dei popoli di mare e pescatori d’Europa e del mondo

“Il progetto – ha dichiarato Paolo Glisenti, Commissario Generale dell’Italia per Expo 2020 Dubai, come si legge su italyexpo2020.it – ci permette di realizzare uno spazio non solo espositivo ma rappresentativo del migliore ingegno italiano, offrendo una memorabile esperienza ai visitatori, facendo vedere al mondo competenze, talenti e ingegni multidisciplinari che possono diventare promotori di nuove opportunità formative, professionali e imprenditoriali. Il Padiglione Italia sarà realizzato con il contributo di aziende partner – grandi, medie e piccole – chiamate a fornire le migliori componenti costruttive, impiantistiche, tecnologiche e scenografiche, capaci di dimostrare le competenze più innovative impegnate oggi nella sostenibilità, nell’economia circolare, nell’architettura digitale”.

Il gesto del rovesciamento e riutilizzo degli scafi ci affascina profondamente – è quanto ha detto Carlo Ratti, architetto e ingegnere, socio fondatore dello studio CRA e direttore del Senseable City Lab presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT), secondo quanto si legge su archiportale.com – non soltanto perché carico di valori storici, ma anche perché rappresenta la realizzazione di un’architettura circolare fin dall’inizio. Le imbarcazioni che diventano parte del Padiglione potranno continuare a essere utilizzate in modi diversi anche dopo la fine di Expo”. 

CONDIVIDI

NESSUN COMMENTO

SCRIVI UNA RISPOSTA