Green New Deal: Ecobonus potrebbe salire all’80%

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Green New Deal

L’edilizia di qualità e la sicurezza sono al centro del disegno di legge Green New Deal, che sembra dare impulso all’efficientamento energetico degli edifici e incentivare interventi di demolizione e ricostruzione.

Ecobonus fino all’80% con controlli Enea

Tra le proposte di maggiore impatto c’è la maggiorazione della detrazione fiscale per gli interventi di efficientemento energetico degli edifici. Il Ddl Green New Deal propone, infatti, l’innalzamento dal 65% all’80% delle detrazioni per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021, nei casi in cui si scelgano soluzioni di contabilizzazione dei consumi energetici e dei risparmi ottenuti dopo l’intervento verificati dall’Enea.

L’ente pubblico di ricerca quantificherà il risparmio ottenuto nei tre anni successivi all’intervento analizzando i dai dei cinque anni precedenti e produrrà una valutazione che sarà inviata all’Agenzia delle Entrate. Si valuterà la prestazione complessiva dell’edificio, cumulando l’energia termica con quella elettrica consumata e prodotta. Se il risparmio medio annuo complessivo supererà il 65% la detrazione sarà prolungata per altri due anni, fino al raggiungimento della soglia dell’80%. Se, diversamente, il risparmio sarà inferiore, le Entrate predisporranno “la cessazione della restituzione al quinto anno”.

Il Ddl contiene anche la proposta di abrogare l’Ecobonus al 50% per le spese sostenute nel 2020 per “l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, fino a un valore massimo della detrazione di 30mila euro”.

Incentivi per la valorizzazione edilizia

Sulla scia degli incentivi introdotti dal Decreto Crescita in vigore fino al 31 dicembre 2021, il Ddl Green New Deal prevede che le imprese di costruzione e di ristrutturazione immobiliare che acquisteranno interi fabbricati per demolirli e ricostruirli nei 10 anni successivi, anche con variazione volumetrica, paghino l’imposta di registro e le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna fino al 31 dicembre 2022.

L’edificio a lavori ultimati dovrà essere conforme alla normativa antisismica e classificato in classe energetica NZEB, A o B. Al contrario, il ddl “Green New Deal” non fa alcun cenno ai requisiti di prestazione energetica. Alla misura saranno destinati 40 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022.

Fascicolo del fabbricato

Torna anche il tema del Fascicolo del fabbricato obbligatorio. Il fascicolo dovrebbe contenere tutte le informazioni relative alla costruzione dell’edificio e delle sue pertinenze, l’Attestato di Prestazione Energetica (APE), la ricostruzione di tutti gli interventi di adeguamento antisismico, le eventuali modifiche al progetto originario e i lavori eseguiti sull’immobili durante tutta la sua storia.

Servirà ai Comuni per suggerire eventuali indagini aggiuntive o interventi di mitigazione dei rischi, oltre a permettere un aggiornamento catastale automatico e il riconoscimento di un indennizzo per i danni causati da eventuali calamità naturali.

Una misura su cui si discute da tempo, con proposte di integrazione. Un esempio? L’idea di un libretto dell’amianto da allegare al fascicolo in caso di compravendita.

Foto credit: Public Co

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