Il Decreto Terremoto in Gazzetta Ufficiale

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Proprio mentre il terremoto torna ad essere una questione di emergenza e attualità, entra in vigore il “Decreto Terremoto” che conferma le misure annunciate dal Governo in termini di agevolazioni per la ricostruzione delle prime e seconde case e aiuti alle imprese a seguito del sisma dello scorso agosto.

Il testo è già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ma necessita delle norme attuative: entro il 3 novembre dovrebbero arrivare le disposizioni operative per gli interventi di immediata esecuzione, ovvero i lavori da eseguire su immobili con danni lievi e livello di agibilità B della scheda AEDES. Di questo decreto attuativo sarà responsabile il Commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani.

Entro il 18 novembre, invece, dovrebbe arrivare lo schema per accedere ai finanziamenti per la ricostruzione di case ed edifici produttivi, che sarà definito dal Ministero dell’Economia e l’Agenzia delle Entrate.

Un primo passo sarà la definizione dei criteri per la concessione delle garanzie sui finanziamenti agevolati privati, un secondo il funzionamento del credito d’imposta che sarà maturato e potrà essere utilizzato in compensazione dai beneficiari dei finanziamenti.

Il meccanismo sarà quello della presentazione di un progetto di ricostruzione o riparazione di un immobile da parte del cittadino interessato, accompagnato dalla richiesta di un contributo all’Ufficio Speciale per la ricostruzione. Questa domanda dovrà contenere la scheda AEDES con i dati sui danni riportati dall’immobile e il livello di agibilità. Sarà poi compito dell’Ufficio speciale per la ricostruzione verificare requisiti e congruità del progetto e del contributo richiesto, che se idoneo verrà concesso con un decreto del Vice Commissario.

Ottenuta l’approvazione il cittadino potrà chiedere alla banca il prestito agevolato e scegliere l’impresa per la realizzazione.

Oltre ai decreti attuativi per l’avvio di questo meccanismo è necessaria naturalmente la copertura finanziaria. Il Decreto Terremoto ha stanziato 200 milioni di euro per gli interventi di immediata necessità e altri 100 milioni per il differimento delle imposte e le altre misure di sostegno.

La Legge di Bilancio per il 2017 prevede, inoltre, 4,5 miliardi di euro per la ricostruzione degli edifici privati e pubblici.

Non ne è del tutto entusiasta il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, il cui Presidente Giuseppe Capocchin secondo quanto pubblica Ingenio ha sottolineato le criticità del Decreto: “un testo sia pur positivo come risposta all’emergenza, ma nel quale vengono accentrati ruoli, funzioni, privilegi e sovrapposizioni spesso inutili, molti dei quali potrebbero, anzi dovrebbero, essere esternalizzati alle eccellenze presenti nella società civile, in particolare nell’ambito delle professioni intellettuali che risultano essere, al contrario, completamente ignorate dal testo. Come architetti, poi non possiamo non esprimere tutta la nostra contrarietà laddove il DL prevede che la progettazione degli strumenti urbanistici attuativi venga affidata agli uffici speciali per la ricostruzione, anziché selezionare le migliori idee attraverso concorsi internazionali così come sta avvenendo in molti Paesi europei che hanno realizzato innovative esperienze di rigenerazione. Tutto ciò partendo dalla storia e dalla identità dei luoghi, tenendo conto delle problematiche e delle risorse dei territori ed attraverso il fondamentale coinvolgimento delle comunità locali”.

Per fronteggiare il nuovo disastro il Consiglio dei Ministri ha, invece, già stanziato 40 milioni di euro per i primi interventi urgenti ed esteso lo stato di emergenza già dichiarato dopo il sisma di agosto.

 

Foto credit: Mario Fornasari

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