Il Burj Khalifa di Dubai, il grattacielo più alto del mondo

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Con i suoi 828 metri, il Burj Kjalifa di Dubai è il grattacielo più alto del mondo. La sua altezza e i forti venti che caratterizzano la zona hanno imposto diverse sfide alla sua costruzione.

Qualche numero sul Burj Khalifa

Il Burj Kjalifa è, ad oggi, l’edificio più alto del mondo. Con i suoi 828 metri misura circa tre volte la Tour Eiffel. Conta 154 piani, più altri 9 piani di servizio, serviti da 57 ascensori. Per costruirlo sono stati spesi 1,5 miliardi di dollari; i lavori sono durati cinque anni, dal 2004 al 2009 e hanno impiegato più di 12 mila persone tra operai, architetti, ingegneri e appaltatori.

Per costruire il Burj Khalifa sono stati impiegati 330 mila metri cubi di cemento e 39 mila tonnellate di acciaio. L’acciaio è quello riciclato dalla demolizione dell’ex palazzo della repubblica di Berlino, abbattuto nel 2008. Il rivestimento esterno è composto da oltre 26 mila pannelli di alluminio e vetro, in grado di ridurre significativamente la quantità di calore che penetra nell’edificio. 

Il grattacielo ospita 1.044 appartamenti, 49 piani di uffici, le 160 stanze dell’Hotel Armani e, al 122esimo piano, il ristorante più alto del mondo. Dalla sua torre di osservazione, a un’altezza di 442 metri, si può vedere fino a 95 km di distanza

La costruzione del Burj Khalifa

A firmare il progetto del grattacielo, che è già diventato uno dei simboli di Dubai, è l’architetto Adrian Smith, celebre per altre imponenti opere, come la Jin Mao Tower di Shangai e il Trump International Hotel e Tower di Chicago. 

La forma scelta dall’architetto per la pianta del Burj Khalifa è molto particolare e modella tutto l’edificio. Riprende la forma dell’Hymenocallis Caribaea “Variegata”, un fiore che cresce nei paesi dal clima tropicale

Per realizzare il Burj Khalifa sono stati utilizzati degli stampi (casseri), in cui sono state inserite barre in acciaio e calcestruzzo, che si solidifica nell’arco di 12 ore. Grazie a questa tecnica, conosciuta come Jump Forming, è stato possibile edificare un piano ogni tre giorni. A causa delle elevate temperature di Dubai, il getto del calcestruzzo è avvenuto di notte, aggiungendo ghiaccio alla miscela

La struttura del grattacielo è stata pensata per garantire resistenza ed equilibrio all’edificio. È essenzialmente costituita da:

  • un nucleo centrale di forma esagonale, in calcestruzzo armato, in grado di sopportare i forti venti di Dubai e ospitare l’intero sistema di ascensori;
  • i contrafforti che sostengono la struttura principale, ovvero delle ali che si diramano in tre diverse direzioni;
  • la guglia, un elemento decorativo dell’altezza di 136 metri che, per essere posizionato alla sommità della struttura, è stato diviso in blocchi e successivamente assemblato all’interno dell’edificio. 

Come la costruzione del Burj Khalifa ha affrontato il problema del vento 

Un grattacielo così alto deve naturalmente fare i conti con le problematiche collegate al vento che, dove è stato edificato il Burj Khalifa, sono ancora più complesse. I venti della zona di Dubai possono andare oltre i 200 km/h, con raffiche che raggiungono i 240 km/h, e sono particolarmente caldi.

Sono state condotte oltre 40 prove in galleria del vento per esaminare gli effetti che il vento avrebbe sulla torre e sui suoi occupanti.

È stato fondamentale studiare come combattere il fenomeno del “distacco dei vortici”. Si tratta di un flusso di aria che, colpendo la struttura, si separa creando dei vortici alternati di corrente dietro di essa. Questo fenomeno provoca vibrazioni e oscillazioni molto ampie che possono danneggiare la torre. Per resistere al distacco dei vortici è stata costruita una struttura non simmetrica, in frodo di confondere il vento, con una forma a spirale.

Le terrazze del Burj Khalifa, per essere fruibili, sono state attrezzate con delle balaustre in vetro che limitano il vento e con delle grate che impediscono alle correnti d’aria di soffiare sulle persone.

La sostenibilità energetica del grattacielo più alto del mondo

Date le sue dimensioni, il Burj Khalifa avrebbe il potenziale per consumi energetici altissimi. E in effetti è così: il picco di domanda elettrica arriva a 36 Megawatt e il sistema di raffreddamento deve combattere contro il clima caldo e umido di Dubai. Proprio per questi motivi, il Burj Khalifa è stato costruito nel rispetto dei criteri di efficienza e sostenibilità, necessari per ridurre i costi energetici. 

I pannelli solari presenti in tutto l’edificio vengono utilizzati per riscaldare più di 140.000 litri di acqua al giorno. In questo modo, si risparmiano circa 3.200 chilowatt ogni giorno. 

La condensa che deriva dal sistema di raffreddamento viene riutilizzata per raffreddare l’acqua potabile e viene poi raccolta in un serbatoio per l’irrigazione del verde circostante.

Fonti: Geopop.it, Corriereinnovazione.it, E-nsight.it, Infobuild.it

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