L’Aquila che ha ripreso a volare

1853

Breve approfondimento sul nuovo impianto abruzzese

Il centro storico del capoluogo abruzzese mantiene ancora intatta l’atmosfera spettrale per la tragedia del 2009. Le ferite più profonde, del resto, richiedono molto tempo per cicatrizzare. Eppure la città, e soprattutto la provincia, cominciano a dare incoraggianti segnali di ripresa, sociali e economici, e la consueta vitalità degli abruzzesi sembra rifiorire.
Anche Tradimalt ha dato il suo contributo, rilevando un impianto chiuso, reintegrando le unità lavorative in cassa integrazione e rifacendo partire la produzione di un impianto – un piccolo gioiello – che abbiamo il piacere di raccontarvi in questo sintetico reportage.

Tradimalt Oricola

Centro di produzione e distribuzione situato in località Aleandri del Comune di Oricola (AQ) del gruppo Tradimalt spa. Dal punto di vista logistico l’impianto si trova in una posizione strategicamente favorevole per le forniture delle regioni del centro Italia: Lazio e Abruzzo in primis, ma anche Umbria, Marche, Toscana, Campania, Molise, Puglia ed Emilia Romagna. Un’area potenzialmente di 15 milioni di clienti. A 60 Km sia da Roma che da L’Aquila.

Superficie coperta complessiva di quasi 4.000 mq di cui:
1.000 mq dedicati alla produzione;
2.500 mq dedicati allo stoccaggio delle merci;
500 mq agli uffici e ai laboratori tecnici.

Il sistema produttivo è interamente automatizzato e l’intevento dell’uomo è limitato alla sola sorveglianza e controllo. All’interno del comparto è presente anche un laboratorio tecnologico che si occupa della gestione e mantenimento della qualità dei prodotti finiti e delle materie prime.

PRODUZIONE ORARIA:
300 ql/h, pari a 20 pedane l’ora

MATERIE PRIME UTILIZZATE:
27 tipologie differenti tra leganti, aggreganti e additivi

NUMERO DI PRODOTTI REALIZZATI IN SITU: 52

foto 3

I prodotti confezionati in sacchi speciali di carta microforata con interposto polietilene ad alta densità, in uscita dalla linea di produzione vengono palettizzati mediante robot antropomorfo. Tale tecnologia ottimizza la qualità e la velocità di produzione riducendo anche i consumi energetici.
Per il sistema di confezionamento dei pallet viene adottata la tecnologia “stretch hood”, tubolare elastico che unisce le caratteristiche del termoretraibile e dell’estensibile. Grazie alla sua particolaree composizione, è dotato di proprietà elastiche che permettono di “calzarlo” a freddo direttamente sul pallet mediante apposite macchine, garantendo una perfetta tenuta. Assicura una tenuta dell’imballo migliore rispetto al classico termoretraibile, e non è soggetto alla formazione accidentale di microfori dovuta ad esempio ad una non corretta somministrazione di calore.

foto 5 (2)

La produzione è interamente stoccata all’interno dei capannoni dove avvengono anche le operazioni di carico e scarico delle merci nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza degli operatori e di salvaguardia dei prodotti.

 

CONDIVIDI

NESSUN COMMENTO

SCRIVI UNA RISPOSTA