Legge di Bilancio 2025, le novità del testo approvato

600
Gli esterni di Palazzo Madama, dove il Senato ha approvato la Legge di Bilancio 2025
Foto di rarrarorro via Canva

I vincoli al Superbonus, la nuova regola delle aliquote differenziate e un incentivo per migliorare l’edilizia residenziale pubblica: cosa c’è nella Manovra 2025

La Legge di Bilancio 2025 è ufficialmente entrata in vigore. Il 28 dicembre 2024 il Senato ha approvato la bozza in prima lettura e senza modifiche, sancendo così il nuovo quadro normativo in vigore dall’1 gennaio.

Vediamo a seguire le principali misure fiscali per l’edilizia.

Indice

Le restrizioni al Superbonus

Per quest’anno il Superbonus sarà valido con un’aliquota ridotta al 65% per i cosiddetti interventi trainanti. Tuttavia, per chi effettua uno dei lavori specificati dall’Agenzia delle Entrate, sarà possibile sfruttare l’incentivo per coprire anche l’intervento trainato.

Il Superbonus si applica solo ai condomini, agli immobili da 2 a 4 unità con un unico proprietario e alle Onlus. Inoltre, è riconosciuto per gli interventi che entro il 15 ottobre 2024 hanno:

  • presentato la CILAS;
  • adottato la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata, se gli interventi riguardano i condomini;
  • presentato l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.

L’aliquota al 110% resta in vigore per gli immobili situati nelle zone colpite da eventi catastrofali.

La Legge di Bilancio 2025 prevede la possibilità di suddividere il Superbonus in 10 quote annuali di pari importo per le spese sostenute nel 2023. Per richiedere questa opzione, occorre presentare una dichiarazione dei redditi integrativa entro la scadenza del periodo d’imposta 2024.

Gli altri bonus edilizi e le opzioni alternative

La nuova Manovra rimodula le principali detrazioni fiscali per la casa, ovvero il Bonus Ristrutturazioni, l’Ecobonus e il Sismabonus. Per questi incentivi si prevede:

  • per le prime abitazioni, aliquota maggiorata al 50% nel 2025 e al 36% nel biennio 2026-2027, con massimale di spesa di 96 mila euro;
  • per le seconde case, aliquota al 36% nel 2025 e al 30% nel 2026 e nel 2027. Per il Bonus Ristrutturazioni il tetto di spesa è fissato a 96 mila euro fino alla fine del 2027. Dal 2028 al 2033 il bonus passerà al 30% per tutti i lavori, con un tetto massimo di spesa detraibile ridotto a 48 mila euro. Per Econonus e Sismabonus il massimale di spesa passa a 48 mila euro già nel 2026.

La maggiorazione è però applicabile solo per le spese effettuate dai titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare indicata come prima casa.

Foto di stux via Canva

La Legge di Bilancio 2025 non lascia invece spazio al Bonus Verde, che è ufficialmente scaduto il 31 dicembre 2024.

Altrettanto prevedibile era la fine delle proroghe per cessione del credito e sconto in fattura. Tuttavia, per queste due opzioni non è prevista nemmeno una riduzione e quindi restano in vigore per chi ha maturato il diritto secondo le regole del D.L. 39/2024.

Il nuovo incentivo per l’ERP

Oltre alle agevolazioni già citate, la Manovra 2025 introduce quello che potrebbe essere ribattezzato come “Bonus Case Popolari”. La misura ha lo scopo di contrastare la povertà energetica del parco edilizio italiano, sostenendo gli obiettivi del PNRR. Questo intervento, infatti, dà il via libera al piano da 1,381 miliardi di euro indicato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. 

L’agevolazione segue tre linee di intervento:

  • efficientare l’edilizia pubblica residenziale;
  • riqualificare l’edilizia sociale a livello energetico;
  • riqualificare i condomini dove risiedono famiglie a basso reddito.

Per essere finanziati, i progetti presentati dovranno garantire il miglioramento di almeno il 30% del fabbisogno energetico complessivo. I dettagli e le modalità di selezione verranno chiariti da un decreto emanato dal Ministero degli Affari Europei con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. 

Come sempre, la nuova Legge di Bilancio segna un importante aggiornamento del quadro fiscale per l’edilizia, con interventi pensati per ottimizzare le risorse disponibili e promuovere la transizione energetica del nostro Paese. Sarà fondamentale osservare come queste disposizioni saranno implementate nei prossimi mesi e, di questo, vedremo sempre di aggiornarvi nel nostro Blog.

Fonti:

NESSUN COMMENTO

SCRIVI UNA RISPOSTA