L’Italia, un Paese in “classe A”?

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L’Italia è un Paese in “classe A” per l’efficienza energetica. A sostenerlo è il V Rapporto sull’Efficienza Energetica (RAEE), presentato dall’Enea.
In meno di dieci anni le famiglie italiane hanno investito quasi 28 miliardi di euro per ridurre gli sprechi e rendere più efficienti le proprie abitazioni, realizzando circa 2,5 milioni di interventi di riqualificazione energetica tra il 2007 e il 2015. Gli investimenti in questione hanno creato un indotto da 50mila posti di lavoro e grazie alla riduzione dei consumi nell’importazione delle fonti fossili sono stati risparmiati 3 miliardi di euro ed evitata l’immissione nell’atmosfera di 26 milioni di tonnellate di anidride carbonica.

Una fotografia che mette in luce come il nostro Paese sia fra i leader in Europa in questo campo – si legge in un comunicato della stessa Enea – con un livello d’intensità energetica del 18% inferiore della media Ue, dato particolarmente positivo perché tanto più basso è il valore dell’intensità energetica tanto più è alta l’efficienza energetica del Paese” .

Il Rapporto sostiene che l’Italia ha raggiunto il 32% dell’obiettivo di risparmio fissato al 2020 dal Piano Nazionale di Efficienza Energetica 2014. Un buon risultato, frutto sicuramente anche dell’introduzione dei certificati bianchi e degli Ecobonus per la riqualificazione energetica degli edifici, utilizzati soprattutto per interventi di isolamento termico, sostituzione degli infissi e installazione di impianti di riscaldamento più efficienti.
Il Rapporto evidenzia poi che nel 2014 la domanda di energia è calata del 3,4% rispetto all’anno precedente. Il settore civile ha assorbito il 37,1% dei consumi finali, quello dei trasporti il 33% e l’industria il 15%.

Con le politiche nazionali per l’efficienza sono stati raggiunti traguardi importanti, anche se vi sono ancora barriere da superare e forti margini di miglioramento per accrescere il vantaggio competitivo del nostro Paese” – ha sottolineato il Presidente dell’ENEA Federico Testa, secondo quanto si legge nel sito della stessa – “L’Enea è in prima linea per far sì che dall’efficienza derivino ulteriori benefici per ridurre la spesa energetica di famiglie, imprese e PA attraverso interventi concreti e l’introduzione di tecnologie innovative. L’efficienza è una grande opportunità per comparti nei quali stiamo lavorando con i ministeri competenti come scuola, beni culturali e agroalimentare, ma anche per rilanciare settori strategici come l’edilizia. Un tema rilevante, sul quale finora si è fatto poco è quello dei condomini anni ‘60 e ‘70, particolarmente poco efficienti dal punto di vista energetico. Dobbiamo trovare meccanismi incentivanti per consentire di diventare ‘green’ anche a  quanti vivono in questi complessi e non hanno risorse da investire”. Proprio con questo scopo l’Enea ha proposto l’attivazione di un Fondo pubblico e il coinvolgimento delle Esco, società che effettuano interventi di efficientamento energetico sostenendo il rischio dell’investimento, ma che poi usufruiscono del risparmio che l’intervento genera. Cedendo il bonus a queste società, i condòmini potrebbero riqualificare le proprie abitazioni senza sostenere le spese iniziali.

“L’Italia ha posto grande attenzione sulla prestazione energetica degli edifici, sebbene permangano ancora fattori che frenano il pieno sfruttamento del potenziale di efficienza energetica a disposizione. Una maggiore e più incisiva informazione e migliori condizioni per l’accesso agli strumenti finanziari sono fattori-chiave per far decollare gli ingenti investimenti necessari al raggiungimento degli obiettivi fissati a livello europeo” – ha spiegato invece Roberto Moneta, direttore dell’Unità tecnica efficienza energetica dell’ENEA, secondo quanto pubblicato nello stesso comunicato.

RAEE-flayer

 

Un capitolo specifico del rapporto è dedicato alla comunicazione sul tema dell’efficienza energetica, con particolare riferimento al Programma Triennale di informazione e formazione previsto dal dlgs 102/2014 per conoscere a PMI, dipendenti pubblici, famiglie, studenti e istituti bancari gli strumenti, le opportunità e l’importanza dell’efficienza energetica e far nascere una cultura diffusa sull’uso efficiente ed ecosostenibile delle risorse energetiche ed ambientali.

Proprio per la sensibilizzazione è stata lanciata la campagna nazionale “Italia in classe A”, che prevede iniziative di formazione, informazione e un premio giornalistico con l’obiettivo di raggiungere il grande pubblico. Nel primo anno la campagna si concentrerà soprattutto sulla PA, considerato che gli oltre 13mila edifici pubblici consumano circa 4,3 TWh di energia/anno con una spesa complessiva di 644 milioni i euro, consumi che potrebbero essere ridotti del 40% con interventi di efficientemento.

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