Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che assegna gli 853,81 milioni di euro del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”.
Obiettivi degli investimenti: la riqualificazione e la crescita del patrimonio residenziale sociale, la rigenerazione del tessuto socio-economico, l’incremento dell’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione degli spazi e immobili pubblici, il miglioramento della coesione sociale e della qualità della vita dei cittadini.
Beneficiari del programma
Destinatari del bando saranno Regioni, Città metropolitane, Comuni sedi di città metropolitane, Comuni capoluoghi provincia, Comuni con più di 60.000 abitanti e Città di Aosta. Escluse la Regione Trentino Alto Adige e/o le province autonome di Trento e Bolzano e i relativi Comuni.
Ogni proposta ammessa al finanziamento avrà un contributo massimo di 15 milioni di euro. Il numero massimo di proposte che ciascun soggetto proponente può presentare è 3.
Cosa finanzia il bando
Il bando finanzia interventi:
– di rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici non utilizzati, dismessi e degradati, anche destinati a usi temporanei;
– per incrementare l’accessibilità materiale, immateriale e la sicurezza, sia degli edifici che degli spazi, le dotazioni territoriale e i servizi di prossimità;
– di riqualificazione di quartieri di edilizia residenziale pubblica, di incremento di alloggi di edilizia residenziale sociale, compresi la realizzazione e l’acquisto di alloggi da utilizzare a rotazione per le assegnazioni temporanee;
– su immobili che sono già stati in passato oggetto di finanziamento pubblico purché si tratti di interventi a completamento degli stessi ovvero su altre parti, purché connesse fisicamente e funzionalmente alla proposta di programma di rigenerazione;
– di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ristrutturazione urbanistica (di cui all’art. 3, comma 1, lettere b), c), d) e f) del d.P.R. 380/2001); gli interventi di nuova costruzione (di cui alla lettera e)) possono essere ammessi a finanziamento solo in maniera residuale e per specifiche operazioni di densificazione;
– di auto-recupero;
– coerenti con quelli del Programma integrato di edilizia residenziale sociale ed interventi di edilizia residenziale sociale nei territori danneggiati dai sismi 2016/2017 (di cui alla delibera CIPE 22 dicembre 2017 n. 127).
Sono ammesse a finanziamento:
– le spese tecniche di progettazione, di verifica, validazione, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, collaudo, relative alla realizzazione dell’intervento oggetto della proposta e previste nel quadro economico;
– le spese per gli imprevisti per un massimo del 10% del costo totale dei lavori e forniture di cui è richiesto il finanziamento e solo se inserite nel quadro economico.
I prossimi step
gli enti proponenti possono accreditarsi alla piattaforma per prendere visione del fac-simile dell’istanza e dei dati richiesti dalla procedura. A partire da oggi 17 novembre, sono programmati webinar di supporto agli enti proponenti.
Entro il 16 marzo 2021 gli Enti possono presentare le proposte progettuali.