Efficienza energetica, le regole applicative del Fondo Nazionale

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È stata appena presentata la proposta di regole applicative del Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica, messa a punto dal MISE e da Invitalia e pubblicata da edilportale.com.

Il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica è stato istituito dal Dlgs 102/2014 con il fine di mobilitare maggiori risorse private per la realizzazione di interventi di efficienza energetica realizzati da imprese, ESCO e Pubblica Amministrazione su edifici, impianti e processi produttivi e integra gli strumenti di incentivazione dedicati al raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica.

La Legge di Stabilità 2018 ha poi previsto, e il Ministero lo ha confermato, che una sezione del Fondo, con una dotazione di 150 milioni di euro al massimo, sia dedicata all’ecoprestito, ovvero al rilascio di garanzie su muti sottoscritti per interventi di miglioramento della prestazione energetica degli immobili realizzati da privati cittadini o da condomini.

L’obiettivo è quello di favorire il finanziamento di interventi necessari per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica mediante:
– la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali;
– la realizzazione e il potenziamento di reti e impianti di teleriscaldamento e teleraffreddamento;
– l’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche;
– la riqualificazione energetica degli edifici.

Il Fondo ha natura rotativa e sarà articolato in due sezioni:
una per la concessione di garanzie su operazioni di finanziamento, pari al 30% delle risorse disponibili (di cui il 30% riservato agli interventi riguardanti reti o impianti di teleriscaldamento e raffrescamento);
l’altra per l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato, pari al 70% delle risorse disponibili (di cui il 20% riservato agli interventi a favore delle Pubbliche Amministrazioni).

La dotazione finanziaria iniziale sarà di 185 milioni di euro e potrà essere incrementata con versamenti volontari da parte di altre Amministrazioni centrali e regionali, Enti ed Organismi pubblici ed organizzazione no-profit. Le risorse aggiuntive stimate per il 2019 e il 2020 sono di circa 125 milioni di euro, per un totale di 310 milioni di euro.

Secondo quanto previsto dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, il Fondo sarà attivo per il periodo 2021-2030 con una previsione di incremento della dotazione finanziari pari a 80 milioni di euro l’anno.

“Si tratta di uno strumento atteso da più di 4 anni – ha dichiarato il Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all’energia Davide Crippa, secondo quanto pubblica Il Messaggerofondamentale per rimuovere le barriere finanziarie che limitano la realizzazione di interventi di efficienza energetica da parte delle imprese e della Pubblica Amministrazione. Oltre ad un’azione di garanzia nei confronti degli investitori, grazie al Fondo si prevede una mobilitazione di investimenti nel settore dell’efficienza energetica di oltre 1,7 miliardi di euro con le risorse già disponibili ed un effetto leva previsto pari a 5,5 con relativa creazione di posti di lavoro nel settore e opportunità per l’indotto”.

Foto credit: Miguel Angel Masegosa Martinez 

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