Riutilizzo, rigenerazione e digitalizzazione: l’edilizia del futuro secondo Giovani Ance

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“Dobbiamo ripensare il paesaggio urbano promuovendo la rigenerazione del costruito, la tutela dell’ambiente e l’economia circolare” ha detto la Presidente dei Giovani Ance, Roberta Vitale, aprendo i lavori del XVII Convegno Giovani Imprenditori Edili, di cui da notizia l’Ance in un comunicato.

Ecobonus più evoluti, incentivazione della sostituzione edilizia e una strategia nazionale per incrementare l’utilizzo del BIM. Queste le proposte più importanti che sono venute fuori dal Convegno, occasione di confronto per i vicepresidenti dei Giovani Ance con esperti e rappresentanti del mondo della cultura, della politica e delle istituzioni.

È l’innovazione il punto da cui partire per immaginare e gestire il mercato di domani: il bene casa non è più solo una necessità, ma è soprattutto fonte di benessere”, ha sottolineato il vicepresidente Nicola De Santis, secondo quanto pubblica monitorimmobiliare.it. Sul tema delle città è intervenuta invece la vicepresidente Regina De Albertis, che si è soffermata sulla necessità di “riqualificare i luoghi in cui viviamo con un piano strategico di lungo periodo, rinnovando le aree degradate con interventi semplici e convenienti, come accade nel resto d’Europa”.

Secondo le previsioni dell’Ance, il 2016 potrebbe essere l’anno della svolta con un aumento dell’1% per gli investimenti e una cresciata dello 0,6% nei primi tre mesi dell’anno registrata dall’Istat. “Numeri positivi – afferma Roberta Vitale, presidente di Ance giovani su ilsole24ore – ma per consolidare questi segnali serve un cambiamento di rotta. Dobbiamo avere un nuovo approccio culturale del settore delle costruzioni che parte dal ripensamento del processo di produzione e dalle politiche del settore”.

Il comparto della riqualificazione degli immobili residenziali è stato quello che in questi anni di crisi ha mantenuto alti i livelli produttivi, anche grazie agli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e la riqualificazione energetica. Per questo una delle proposte venute fuori dal Convegno è proprio relativa agli econobonus: “la nostra proposta prevede una detrazione fiscale più alta a chi effettua interventi che consentono un maggior risparmio di energia. – sostiene ancora Vitale su ilsole24oreChi meno inquina meno paga. Occorre inoltre rendere convenienti gli interventi di sostituzione edilizia favorendo la ricostruzione a seguito di demolizione. È necessario quindi che il costo di costruzione per queste opere sia ridotto di almeno il 20% e che comunque gli oneri di urbanizzazione siano dovuti solo in caso di maggiore incidenza urbanistica. Meglio ancora se poi si collegasse la sostituzione edilizia a un miglioramento della classe energetica dell’edificio. In ogni caso non vogliamo consumare suolo”.

Altra proposta interessante è quella di una strategia per l’incentivazione all’utilizzo del BIM, sistema su cui si registra una grave arretratezza del nostro Paese, ma che cambierebbe i processi produttivi in maniera considerevole, soprattutto in relazione alla qualità delle costruzioni. La strategia dovrebbe essere adottata a livello governativo, ispirandosi anche a quanto già fatto da altri Paesi europei, con investimenti economici e roadmap di obblighi legislativi.

A tirare le conclusioni ci ha pensato il Presidente dell’Ance, Claudio De Albertis per il quale, come pubblica la stessa associazione in un comunicato, “stiamo assistendo a una vera rivoluzione nel nostro settore che deve portare a una profonda innovazione del processo di costruzione e dei prodotti: bene fanno i Giovani a spingere in questa direzione”.

 

Foto credit: Filippo Alessandra

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