Science Gateway, il polo educativo del Cern firmato Renzo Piano

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Vista dello Science Gateway
Credit foto: Metalocus

Un “portale” divulgativo, pensato come l’ingresso a un nuovo mondo inesplorato: quello scientifico

Fondato nel 1954 a Ginevra, il Cern (Consiglio Europeo per la Ricerca Nucleare) fu pensato per dotare l’Europa di un istituto di ricerca scientifica di livello mondiale che aiutasse a scoprire come funziona l’Universo. Allo stesso tempo, obiettivo del centro è da sempre quello di educare le nuove generazioni: è proprio con questo scopo che è nato lo Science Gateway, inaugurato l’8 ottobre 2023.

Nelle parole della direttrice generale Fabiola Giannotti, il nuovo polo è fondamentale per sensibilizzare e avvicinare il pubblico al mondo scientifico, condividendo conoscenze e tecnologia. L’hub, i cui lavori sono iniziati nel 2021, si trova a Meyrin presso il campus del Cern ed è realizzato in continuità con l’ex padiglione espositivo del Globe of Science and Innovation.

A sostenere la costruzione sono stati i finanziamenti da contributi esterni e privati, tra cui figura anche FCA Foundation, che ha deciso di devolvere circa 42 milioni di euro in memoria di Sergio Marchionne. Il progetto, invece, è stato ad opera di Renzo Piano che si è avvalso della collaborazione con lo studio ginevrino Brodbeck Roulet Architectes Associés.

Un ponte tra le persone e l’Universo

Lo Science Gateway prosegue la missione del Cern di educare e coinvolgere la collettività, quindi non solo la moltitudine di giovani e appassionati che ogni anno visitano il centro.

“Questo è un luogo che accende la luce negli occhi e rende le persone migliori. Prima si visita, nel corso della vita, meglio è ha affermato Renzo Piano. L’architetto, che non è nuovo alla progettazione di edifici educativi e scolastici in generale, risponde all’esigenza dello Science Gateway di “accogliere tutti al meglio” e lo fa con una struttura basata sull’idea che guida la missione divulgativa del Cern: costruire un ponte tra il grande pubblico e i segreti dell’Universo.

Se il ponte del Cern è solo metaforico, ecco però che lo Science Gateway si dota di una spina dorsale in vetro e metallo, una lunga passerella sospesa a 6 metri di altezza che collega le varie parti dell’hub e del campus. L’architettura diventa un mezzo per favorire la connessione urbana e il ponte è l’espressione di un luogo dove è possibile collaborare insieme per la conoscenza comune, indipendentemente da provenienza, storia o cultura.

Renzo Piano e Fabiola Giannotti, insieme per lo Space Gateway
Credit foto: BFC Space

Lo Science Gateway ha un’estensione totale pari a circa 8.000 mq e comprende cinque diverse aree con mostre, attività didattiche, laboratori pratici e un auditorium, che rappresenteranno il fulcro dell’esperienza dei visitatori.

Disposto planimetricamente lungo un asse nord-sud, l’edificio comprende tre padiglioni assiali e regolari, ma in posizione asimmetrica rispetto all’asse stradale. Di questi, quello centrale permette l’ingresso alla struttura, mentre quello a sud ospita l’area espositiva. Il padiglione a nord, invece, accoglie fino a 900 posti a sedere ed dedicato alle conferenze.

L’architettura dello Science Gateway è completata da due tunnel sopraelevati, destinati alle mostre e ispirati ai tunnel sotterranei dove si trovano gli acceleratori di particelle. Sono strutture a sezione circolare con 10 metri di diametro e 80 metri di lunghezza, impostate su uno scheletro chiuso da pannelli metallici.

“Vogliamo dimostrare quanto la ricerca e le sue applicazioni siano cruciali per la società” ha dichiarato Fabiola Gianotti il giorno dell’inaugurazione del polo. “Vogliamo infondere in tutti coloro che vengono a visitare il centro la curiosità e la passione per la scienza, ispirando tanti giovani a intraprendere carriere nel campo della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica”.

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