Solaio in laterocemento: cos’è e quali sono le tipologie

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I solai sono le strutture orizzontali di chiusura e divisione tra i piani di un edificio che supportano i carichi che gravano su di esso.

Il solaio in laterocemento può essere realizzato seguendo diverse soluzioni costruttive. Una tecnica consiste nella costruzione in opera del solaio, attraverso il ricorso ad un impalcato provvisorio. I materiali giungono in cantiere sciolti o imballati e vengono, successivamente, assemblati. L’utilizzo di questa tipologia di solai è oggi in netta riduzione a causa dei costi di realizzazione più elevati e della necessità, per la posa, di ricorrere a manodopera specializzata.

Il solaio in opera presenta, comunque, degli innegabili vantaggi che lo rendono particolarmente idoneo in tutti quei casi in cui, per ragioni strutturali, sia necessario realizzare delle nervature incrociate oppure, quando non è praticabile il ricorso a travetti o pannelli prefabbricati.

La tipologia più diffusa è il solaio a travetti in calcestruzzo armato, che ha il pregio di ridurre costi e tempi di messa in opera, oltre ad assicurare una estrema lavorabilità. Risultano costituiti dai travetti, che possono essere di diverso tipo a seconda delle esigenze e da elementi in laterizio, comuni a tutti i tipi di solaio, detti comunemente pignatte.

Come risolvere alcuni problemi del solaio

Nel tempo i solai sono soggetti a criticità come il caso di crepe, rigonfiamenti e danneggiamento delle parti strutturali. Non di meno importanza, soprattutto in Italia, è il degrado delle strutture causato dai terremoti.

È quindi necessario intervenire con delle soluzioni efficaci, oggi facilmente accessibili grazie ai Bonus Ristrutturazione, come quello riservato agli eventi sismici.

Quando la struttura è dichiarata recuperabile si può procedere con le operazioni di manutenzione straordinaria, che prevedono la possibilità di ristrutturare interamente la propria abitazione per quanto riguarda le finiture, gli impianti e anche la distribuzione degli spazi interni.

Si interviene sul solaio esistente quando non lo si reputa idoneo a svolgere alcune funzioni: l’insufficienza a sopportare carichi maggiori, l’eccessiva deformabilità flessionale, la scarsa o nulla rigidezza nel proprio piano, l’inefficiente funzione di incatenamento delle pareti perimetrali.”

Nel caso in cui verrà reputata necessaria la demolizione del solaio, i costi da affrontare dovranno tenere in conto diversi fattori. Innanzitutto la tipologia di solaio e le sue dimensioni, la qualità del calcestruzzo e di acciaio usati. Inoltre bisogna considerare la posizione e, di conseguenza, la modalità di messa in opera e la zona di esecuzione.

Problemi di questo sono purtroppo rintracciabili anche in tempi moderni come conseguenza di una pessima progettazione e di un uso di materiali scadenti, oltre a motivi legati ad una scorretta messa in opera. Procedendo allora con le operazioni di consolidamento il risultato sarà una maggiore rigidezza del solaio oltre ad un migliore isolamento acustico e termico. Questi risultati sono ottenibili, ad esempio, con la tecnica di consolidamento che prevede una nuova soletta collaborante, soluzione tra le più economiche ed efficaci.

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