Superbonus, per ora sfuma la proroga al 2023

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La proroga del Superbonus al 31 dicembre 2023 non arriverà con il decreto Sostegni a sancirlo la votazione in Senato durante la discussione del disegno di legge di conversione del Decreto “Sostegni” dello scorso 7 maggio 2021.

Il Presidente Draghi illustrando il testo del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ha riferito l’impegno del governo a prorogare il Superbonus sino al 2023.
Ma in quello già approvato tale differimento non è presente.

Il Piano, però, prevede già alcune importanti novità in tema di semplificazioni sia in materia edilizia che di contratti pubblici, nonché elementi importanti per l’applicazione del Superbonus.

In sintesi l’estensione a giugno 2023 è disposta solo per gli IACP. E viene specificato che tale proroga deve avere queste caratteristiche:

  • estensione fino al 30 giugno 2023 per gli interventi effettuati dagli IACP.
    A condizione che siano stati effettuati lavori, per almeno il 60% dell’intervento complessivo, entro la fine del 2022;
  • estensione al 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati dai condomini.
    A condizione che stati effettuati lavori, per almeno il 60% dell’intervento complessivo, entro il 30 giugno precedente.

Sempre in termini di Superbonus, il PNRR approvato illustra alcuni punti significativi del contesto applicativo dell’agevolazione. In primo luogo, viene definito che l’agevolazione sarà applicata solo come detrazione fiscale pari al 110% delle spese sostenute, usufruibili in un periodo di 5 anni e disponibili per chi intende effettuare ristrutturazioni energetiche e antisismiche degli edifici residenziali.

È però prevista l’introduzione di strumenti finanziari come la “cessione del credito” e il “pagamento anticipato” per agevolare gli ingenti investimenti iniziali.

Le semplificazioni del PNRR

Il Piano per la ripartenza prevede in tema di semplificazioni alcuni interventi specifici in materia edilizia e nell’ambito dei contratti pubblici.

Edilizia, urbanistica e interventi per la rigenerazione urbana

L’obiettivo specifico è quello di semplificare l’attuazione del superbonus eliminando i tanti ostacoli connessi alla necessità di attestare la conformità edilizia particolarmente complessa per gli edifici risalenti, come segnalato dall’ANCI, dalla rete delle professioni tecniche e dalle associazioni imprenditoriali (con attese fino a sei mesi per l’accesso agli archivi edilizi). In particolare, le azioni da porre in essere si pongono come obiettivo quello di accelerare l’efficientamento energetico e la rigenerazione urbana, rimuovendo gli ostacoli burocratici all’utilizzo del Superbonus. E saranno adottate con un provvedimento d’urgenza, vale a dire un decreto-legge da approvare entro maggio 2021.

Contratti pubblici

L’obiettivo è quello di semplificare le norme in materia di appalti pubblici e concessioni al fine di rendere efficiente la realizzazione delle infrastrutture e il rilancio dell’attività edilizia. Questa semplificazione avrà come oggetto non solo la fase di affidamento, ma anche quelle di pianificazione programmazione e progettazione. Nello specifico il Piano prevede di raggiungere tali obiettivi attraverso l’adozione di misure urgenti introducendo una normativa speciale sui contratti pubblici che rafforzi le semplificazioni già varate con il D.L. n.76/2020 e ne proroghi l’efficacia fino al 2023.

Con particolare riguardo alle seguenti misure:

  • Verifiche antimafia e protocolli di legalità;
  • Conferenza di Servizi veloce;
  • Limitazione della responsabilità per danno erariale ai casi in cui la produzione del danno è dolosamente voluta dal soggetto che ha agito. Ad esclusione dei danni cagionati da omissione o inerzia;
  • Istituzione del collegio consultivo tecnico, che ha funzioni di assistenza e di risoluzione delle controversie con finalità di definire celermente le controversie in via stragiudiziale e ridurre il contenzioso davanti al giudice;
  • Individuazione di un termine massimo per l’aggiudicazione dei contratti, con riduzione dei tempi tra pubblicazione del bando e aggiudicazione;
  • Individuazione di misure per il contenimento dei tempi di esecuzione del contratto, in relazione alle tipologie dei contratti.

 

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