Anche se nell’edificio non ci sono disabili o over 65 sarà possibile detrarre i lavori con sconto in fattura o cessione del credito
La Legge di Bilancio 2021, pubblicata in Gazzetta Ufficiale a inizio anno, ha introdotto la possibilità di usufruire del superbonus per gli interventi finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche. A condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno un intervento trainante e che il richiedente fosse un portatore di handicap o una persona avente più di 65 anni.
A chiarire alcuni aspetti dell’applicazione del Superbonus e dei suoi requisiti la risposta del ministero dell’Economia a un’interrogazione, con primo firmatario Gian Mario Fragomeli (Pd), in commissione Finanze alla Camera.
Questo significa che l’unico parametro da considerare è la tipologia dei lavori. Se essi sono conformi a quelli indicati dall’articolo 16-bis, comma 1, lettera e) del Testo Unico delle imposte sui redditi (Dpr 917/1986), si ha diritto alla detrazione. In alternativa è possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito corrispondente alla detrazione. La spesa massima ammessa è di 96mila euro.