L’industria diventa monumento
Edificata nel 1912 per volere dell’imprenditore Eugenio De Pasquale, il complesso edilizio comprende la villa in stile neorinascimentale e liberty e lo stabilimento industriale in cui i De Pasquale producevano profumi ed essenze aromatiche di agrumi e gelsomino.
L’ingresso della Villa è caratterizzato da un grande cancello in stile Liberty tessuto dalla tela dei ragni che ne simboleggiano la famiglia e ornato in sommità da un rampicante di rose.
La villa fu una delle poche costruzioni di rilievo avvenute dopo il terremoto.
Precedono l’ingresso quattro figure femminili in ghisa che fungono da lampioni. Esse provengono in realtà dalla camera di commercio e furono acquistate nel 1920. Nel giardino interno, un tempo ricco di opere d’arte (molte delle quali sono state trafugate negli anni), troviamo un ciborio cinquecentesco, un pozzo poligonale e un osservatorio.
La parte esterna della villa è impreziosita da bassorilievi con putti e festoni, mentre al suo interno si compone in due piani: al piano terra il salone centrale, il cui affresco sul soffitto rappresenta il “Trionfo di Bacco e Arianna”; la sala da pranzo, ornata da un grande quadro raffigurante le nozze di Cana e dal mobilio, che si intorna perfettamente al soffitto cassettonato; in un altro salone, dove era sito il pianoforte, vi è un ulteriore affresco, abbinato alla funzionalità della stanza: S. Cecilia, patrona della musica, intenta a suonare.
Al piano superiore, attualmente pericolante, si trova la zona notte, aggettata verso l’esterno su una balconata incornicata da bugne.
La villa fu abitata sino al 1988; subentrò come ultima erede Natalia De Natale, nipote adottiva di Eugenio, che donò tale patrimonio alla regione.
Tale restauro ha previsto in primo luogo uno studio accurato dei motivi di degrado al fine di indiviuare successivamente gli interventi da adottare. Sotto l’attenzione della soprintendenza, presente con la figura dell’Arch. Scimone, i lavori, eseguiri dalla ditta A.T.I. Coop. Archeologia Be.I.Co. S.r.l., hanno previsto la realizzazione di una finitura decorativa traspirante colorata a base di calce e cocciopesto della Linea Magistra ad Hoc, particolarmente indicata per il recupero di edifici storici, che ha ridato vigore all’antico splendore della Villa.