1.182 Comuni hanno già aggiornato i propri Regolamenti Edilizi con 20 parametri che spingono alla riduzione dei consumi energetici e idrici e migliorano la salubrità delle abitazioni.
Una casa a risparmio energetico è standardizzabile in base ad alcuni criteri, tra cui quelli presi in esame dal Dossier di Legambiente “Innovazione e semplificazione in edilizia: verso il regolamento nazionale” pubblicato a febbraio 2015.
Comfort termico e acustico, contesto locale, energie rinnovabili, risorse idriche, efficienza energetica, certificazione energetica, sono i paramenti energetico-ambientali più utilizzati.
Il Dossier di Legambiente individua la necessità di un Regolamento edilizio-tipo con interventi normativi volti a favorire:
– uniformità e snellimento delle procedure autorizzative e delle eventuali documentazioni a supporto delle richieste autorizzative;
– applicazione di costi amministrativi o d’istruttoria massimi, tali da non scoraggiare l’installazione di tecnologie efficienti;
– la promozione all’utilizzo di portali online accessibili da cittadini ed imprese per semplificare la gestione delle procedure autorizzative dall’analisi in merito alla presenza di eventuali vincoli provenienti dalla pianificazione urbanistica territoriale fino all’invio formale della pratica richiesta.
“Occorre, infatti, spingere l’innovazione e la semplificazione non abbassando l’asticella degli obiettivi energetici in edilizia – si legge nel documento – ma lasciando facoltà a Regioni e Comuni di
fissare obiettivi più ambiziosi di innovazione all’interno dei parametri fissati. Già oggi quasi il 40% dei cittadini vive in Comuni che hanno approvato regolamenti innovativi ed è in questa direzione di cambiamento che spingono le Direttive Europee”.
Foto credit: Giuseppe Masili