Decreto Salva Casa: in Sicilia recepita la legge nazionale

707
Veduta aerea di case a Taormina, in Sicilia
Foto di edvalphotos via Canva

Dopo quattro mesi dall’approvazione nazionale, il testo è valido anche sull’Isola. VePA, variazioni essenziali e sanzioni sono al centro della legge di recepimento

Il Decreto Salva Casa è adesso pienamente in vigore anche in Sicilia. Fino ad ora, infatti, il provvedimento era stato accolto solo in parte: erano necessari dei processi legislativi specifici da parte della Regione Siciliana per poterlo applicare in ogni suo punto.

Per questo, lo scorso agosto, era già stata approvata una circolare che indicava le disposizioni del Salva Casa valide in Sicilia. A ottobre, la Giunta Siciliana ha approvato il disegno di legge di recepimento e anche il voto finale dell’Ars ha dato un esito positivo.

Il testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 novembre 2024. La Legge Regionale 27/2024 si compone di 22 articoli e ammette anche in Sicilia le nuove regole sugli interventi di edilizia libera e sulla sanatoria.

Indice

Cosa si intende per recepimento dinamico?

Senza una norma regionale, diversi punti del Decreto Salva Casa non avrebbero potuto essere implementati. La Sicilia è infatti una Regione a Statuto Speciale e gode di particolari forme di autonomia che interessano anche l’edilizia.

La circolare di agosto aveva ricordato le modalità con cui la Sicilia ha accolto il Testo Unico dell’Edilizia. Si tratta infatti di un recepimento dinamico: ciò significa che la Regione non deve approvare una norma ogni volta che il TUE viene modificato a livello nazionale. Le modifiche, quindi, si applicano direttamente sul territorio regionale.

Fino all’approvazione della Legge Regionale di novembre 2024, questa forma di recepimento valeva solo per alcune materie come:

  • le deroghe sui limiti di distanza tra fabbricati;
  • la documentazione amministrativa per ottenere lo stato legittimo degli immobili;
  • i requisiti per l’agibilità;
  • i cambi di destinazione d’uso rilevanti dal punto di vista urbanistico;
  • gli interventi eseguiti senza permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali;
  • le tolleranze costruttive;
  • gli interventi eseguiti senza Scia o in difformità da essa.

Edilizia libera e variazioni essenziali

La Legge Regionale 27/2024 permette anche in Sicilia l’installazione di vetrate panoramiche amovibili e trasparenti (VePA). L’intervento è consentito se le VePA hanno la funzione di:

  • proteggere dagli agenti atmosferici;
  • migliorare l’isolamento acustico ed energetico;
  • ridurre la dispersione di calore;
  • garantire una parziale impermeabilità all’acqua piovana su balconi, logge o porticati.

Perché l’installazione sia regolare, le vetrate non devono creare spazi chiusi permanenti e non devono modificare i volumi e le superfici indicati dal regolamento edilizio. 

Dettaglio di case in Sicilia
Foto di stevegeer via Canva

Oltre a introdurre le nuove regole sulle VePA, l’art. 15 del provvedimento entro nel merito delle variazioni essenziali. Alle luce delle ultime modifiche, le variazioni su immobili sottoposti ai vincoli architettonici, paesaggistici e idrogeologici saranno da considerare come totale difformità.

Sanzioni e abusi edilizi

Le novità della Legge Regionale intervengono anche sulle sanzioni alternative alla demolizione, nel caso di interventi in parziale difformità dal permesso di costruzione.

Nello specifico, per le opere ad uso residenziale, il testo dichiara che la sanzione sarà pari al triplo del costo di produzione della parte in difformità. Invece, per le opere non residenziali, la sanzioni corrisponderà al triplo del valore venale determinato dall’Agenzia del territorio.

Ancora a questo proposito, la LR 27/2024 stabilisce che i Comuni debbano utilizzare i proventi delle sanatorie e delle sanzioni per completare le opere incompiute e demolire quelle abusive.

La Sicilia conta infatti circa 250 mila immobili abusivi, realizzati tra il 1976 e il 1984. In questo senso, il Decreto Salva Casa sarà uno strumento utile per sbloccare l’edilizia isolana e far fronte alle problematiche legate alle autorizzazioni edilizie.

Fonti:

NESSUN COMMENTO

SCRIVI UNA RISPOSTA