L’Istat ha pubblicato lo scorso 19 aprile uno studio su produzione e costi di costruzioni relativo ai primi due mesi del 2016, che concede un pensiero ottimistico rispetto all’andamento futuro del settore.
Prima dei dati va precisato che l’indice mensile di produzione nelle costruzioni (IPC) ha come campo di osservazione tutta l’attività delle costruzioni riferita sia alla produzione di nuovi lavori sia alla manutenzione.
A febbraio 2016 rispetto al mese precedente, l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni registra un incremento dello 0,3%, mentre gli indici di costo vedono una diminuzione pari allo 0,3%, sia nel caso che in esame vede la realizzazione di un tronco stradale con tratto in galleria, sia di quello senza tratto in galleria. Invariato, invece, l’indice dei costi relativo al fabbricato residenziale.
“Su base annua, a febbraio 2016 l’indice della produzione nelle costruzioni corretto per i giorni lavorativi aumenta dello 0,3% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di febbraio 2015)” si legge nel comunicato Istat.
L’indice grezzo della produzione nelle costruzioni è aumentato su base annua del 5,3%. È cresciuto anche, seppure in maniera lieve, l’indice del costo di costruzione di un fabbricato residenziale (0,6%), mentre sono diminuiti dell’1,4% e dell’1,8% gli indici del costo di costruzione di un tronco stradale con e senza tratto in galleria.
“Nel mese di febbraio 2016, rispetto al mese precedente, con riferimento al fabbricato residenziale gli indici per gruppi di costo della manodopera, dei materiali, dei trasporti e dei noli rimangono invariati. – continua il comunicato – Rispetto al corrispondente mese del 2015, i costi per la manodopera e per i noli aumentano rispettivamente dell’1,6% e dello 0,2%, mentre diminuiscono dello 0,6% i costi dei materiali e dello 0,4% quelli dei trasporti”.
Foto credit: Alessandra Cimatti