Piattaforma unitaria per il rinnovo del Ccnl dell’edilizia

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Un aumento di 106 a parametro 100, una contrattazione territoriale più inclusiva, con conseguente riorganizzazione degli enti bilaterali, un mercato del lavoro e un welfare rafforzato per una paittaforma unica da sottoscrivere con tutte le controparti datoriali. È questa la proposta che Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil hanno illustrato lo scorso 22 novembre ad Ance, Cooperative, associazione artigiane e della piccola impresa, in occasione dell’apertura ufficiale del negoziato per il rinnovo del Ccnl dell’edilizia, che riguarda 900 mila lavoratori dipendenti diretti, ai quali si aggiungono i lavoratori autonomi.

“Un fatto già in sé importante – affermano le segreterie nazionali secondo quanto pubblicato da Rassegna Sindacale – in quanto puntiamo ad un sistema coerente normativo, salariale e della bilateralità in grado di qualificare un settore così strategico per l’economia del Paese. Dobbiamo approfittare dei segnali positivi che, pur con contraddizioni, cominciano a stabilizzarsi sapendo che la sfida vera è qualificare un sistema in grado di reggere alla nuova domanda di rigenerazione, messa in sicurezza, salubrità sapendo investire sull’industrializzazione del cantiere. Puntiamo ad avere imprese più strutturate, un mercato del lavoro trasparente che premi la regolarità e l’occupazione di qualità contro i troppi abusi – voucher, partite Iva, dumping contrattuale – un sistema della formazione per la sicurezza in grado di qualificare ulteriormente il mercato”.

Dentro questo scenario “il contratto di cantiere, la stabilità occupazionale, la valorizzazione del welfare contrattuale, un giusto riconoscimento salariale, sono parte di una strategia a tutto tondo su cui siamo pronti ad un confronto serrato già dalle prossime settimane.”
L’incontro tra sindacati e parti datoriali si è concluso con la richiesta di Feneal, Filca e Fillea di “indicare una data a breve per poter già, con l’inizio dell’anno, entrare nel merito dei diversi punti della piattaforma anche con sessioni tematiche condividendo un’agenda e un metodo volto ad essere rapidi e incisivi. Almeno questo è il nostro spirito” concludono le segreterie, ancora secondo quanto pubblicata Rassegna Sindacale.

Le proposte dei sindacati:

Salario: aumento pari a 106 euro a parametro 100;

Sistema bilaterale delle costruzioni (SBC): al contratto unico deve corrispondere il riconoscimento della rappresentanza di tutte le parti firmatarie;

Casse edili: accorpamento a livello regionale o secondo criteri e soglie dimensionali stabiliti dal Ccnl; aumento del contributo Cassa Edile dall’attuale 2,5% al 3%, destinando almeno l’1% per prestazioni ai lavoratori. Inoltre, per gli impiegati sancire l’accesso al sistema non solo attraverso l’erogazione dell’EVR, ma anche con il versamento di una contribuzione a carico delle imprese e degli stessi impiegati;

Ape (Anzianità professionale edile): oltre le ore ordinarie, il riconoscimento di tutte le ore fruite che derivino da norme legislative e contrattuali, nonché la riparametrazione per i lavoratori a contratto part-time certificati;

Evr (Elemento variabile della retribuzione): revisione completa degli attuali meccanismi di calcolo. La richiesta è fissata al 6% in maniera indicativa, da erogare attraverso il sistema delle casse edili;

Assetti contrattuali: conferma dei due livelli di contrattazione, nazionale e territoriale;

Mercato del lavoro: divieto dell’uso dei voucher e del contratto a chiamata; revisione del sistema informativo e del tetto dei contratti a termine e di somministrazione; aggiornamento della regolamentazione dell’apprendistato per favorire l’inserimento lavorativo dei giovani; riordino, recepimento e disciplina del distacco italiano e transnazionale dei lavoratori; sulla “borsa lavoro” rendere operativo il matching, domanda/offerta di lavoro, attraverso blen.it; intervento su ambiti toccati da riforma del mercato del lavoro in materia di controlli a distanza, demansionamento, licenziamento; revisione dell’attuale classificazione dei lavoratori, agendo sulle mansioni e sugli inquadramenti; regolamentazione dell’inclusione delle Partite Iva nel sistema bilaterale, immaginando per loro specifiche prestazioni e diritti contrattuali;

Fondo di sostegno per la pensione anticipata: armonizzazione di tutti gli attuali Ccnl relativamente agli articolati inerenti i pre-pensionamenti e i lavori usuranti e pesanti, prevedendo la contribuzione al Fondo di sostegno per la pensione anticipata di una quota pari allo 0,20%;

Previdenza complementare: aumento della contribuzione a carico dell’impresa di una quota pari allo 0,10% e di ulteriori 8 euro su iscrizione contrattuale a parametro 100;

Welfare: a fronte dell’invecchiamento delle maestranze edili e dell’allungamento dell’età pensionabile, l’assistenza sanitaria integrativa diventa uno dei fattori di maggior attenzione per le parti sociali. A tale scopo si chiede di verificare e di valutare l’eventuale adesione al Fondo Altea o ad un fondo appositamente costituito.Si propone di fissare la quota destinata all’assistenza sanitaria integrativa, all’interno della quota pro lavoratori dell’1%, nella misura dello 0,60%;

RLST Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali: ampliamento di ruolo e funzioni, trovando sinergie in rapporto con l’intero sistema bilaterale, i lavoratori e le imprese;

Lavoratori migranti: ascolto e risposta ai loro bisogni di formazione e integrazione;

Formazione/sicurezza: incentivazione della sorveglianza sanitaria (visita medico competente) nel sistema; orientamento della formazione professionale in funzione delle esigenze e delle dinamiche del mercato, con programmi specifici per i richiedenti asilo e per l’integrazione dei profughi; introduzione del libretto elettronico del lavoratore, che registri i suoi percorsi nella bilateralità, la sua mansione e qualifica, le visite mediche a cui si sottopone; penalizzazioni per enti che non svolgono le funzioni cui sono preposti.

Foto credit: Dan DeLuca

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