Superbonus 110%: le stime dell’impatto economico ed energetico

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Superbonus: impatto economico ed energetico
Credit foto: freepik

A due anni dal Decreto Rilancio arrivano i bilanci su progetti asseverati e investimenti generati.

Le analisi di ENEA sullo sviluppo sostenibile parlano chiaro: sono 107 mila le richieste presentate da maggio 2020 a gennaio 2021 per usufruire del Superbonus, con un investimento complessivo che ha superato i 18 miliardi di euro.

L’ente, incaricato di monitorare l’interesse intorno alla maxi detrazione, ha osservato una crescita costante ed esponenziale tale da aver addirittura triplicato il totale degli investimenti fino a gennaio 2022.

I risultati sull’utilizzo del Superbonus vengono confermati anche dallo studio condotto da Ufficio Studio Gabetti, insieme a Gabetti Lab, realtà di riferimento nell’ambito della riqualificazione energetica per mezzo degli incentivi fiscali.

Considerato un campione di oltre 26 mila unità abitative, Gabetti ha analizzato l’impatto generato dall’incentivo del 110% nel settore edile in termini di risparmio economico ed energetico.

Superbonus: il quadro economico di Gabetti
Credit foto: Gabetti

Le opportunità della riqualificazione energetica

Il report ha esaminato 671 condomini, 18 dei quali hanno già concluso i lavori. Del totale sono poi 115 le unità abitative con lavori in corso, mentre per la restante parte l’apertura dei cantieri è prevista per il 2022.

I dati presentati nel documento fanno particolare riferimento al risparmio economico e al volume di affari generato dall’agevolazione e dimostrano che l’importo complessivo dei lavori deliberati ammonta a più di 1,3 miliardi di euro.

Di questo una quota residua del 2% riguarda gli interventi di ristrutturazione edilizia che non sono legati a operazioni di efficientamento energetico.

Per quanto riguarda la tipologia di intervento, il 94% dei costi copre le operazioni di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate degli edifici, mentre il 6% è relativo ai lavori di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali.

Dei 671 condomini campione, 181 sono quelli considerati per calcolare la media di risparmio energetico e riduzione di emissioni di CO2 per unità abitativa. Dalle statistiche è emersa così una percentuale di risparmio energetico medio stimata intorno al 46%, mentre il risparmio medio di emissioni di anidride carbonica è pari a circa il 51%.

Superbonus: il risparmio energetico stimato da Gabetti
Credit foto: Gabetti

Gli investimenti per tipologie abitative

Ad oggi i condomini rappresentano la fetta più significativa dei progetti asseverati dopo l’introduzione dell’incentivo del 110%. Per questa tipologia di edificio si contano infatti 16.348 interventi di riqualificazione, pari circa al 15% delle strutture complessive. L’investimento ammonta a 8,8 miliardi di euro e rappresenta da solo quasi la metà del totale.

A seguire gli edifici unifamiliari totalizzano 56.342 progetti e un investimento di 6,1 miliardi, mentre si piazzano in coda le unità immobiliari funzionalmente indipendenti con 34.895 progetti asseverati e un investimento di 3,4 miliardi di euro.

La maxi detrazione persegue anche l’obiettivo di accelerare lo sviluppo e l’efficientamento energetico dell’Italia, motivo per cui supporta la politica del PNRR e ne sostiene le linee di azione relative:

  • al principio di sostenibilità ambientale, che promuove un uso senza sprechi delle risorse naturali e un’edilizia sostenibile e rispettosa sia dell’ambiente che del paesaggio. Il principio si applica alla realizzazione delle infrastrutture, alla rigenerazione urbana, ai lavori per il risparmio energetico e alle operazioni di contrasto del rischio sismico e idrogeologico;
  • agli interventi e alle politiche europee volte a contrastare il riscaldamento globale, ridurre l’inquinamento atmosferico e promuovere il risparmio energetico degli edifici;
  • alle misure e alle operazioni per ridurre l’impatto del rischio sismico e del dissesto idrogeologico.
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