Sismabonus Acquisti al 110%: sì alla proroga, ma ad alcune condizioni

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Sismabonus Acquisti: prorogata scadenza con aliquota al 110%
Credit foto: pixabay

L’estensione sposta di sei mesi il termine ultimo e riguarderà solo i contribuenti che hanno già registrato il contratto preliminare

Primo via libera alla proroga del Sismabonus Acquisti con aliquota al 110%, che resterà accessibile fino al 31 dicembre 2022 anche per chi ha optato per sconto in fattura e cessione del credito, a patto però che siano rispettate determinate condizioni.

Tra queste la principale riguarda la stipula del rogito, ovvero l’atto notarile che sancisce il passaggio di proprietà di un edificio, che non deve essere stato firmato oltre il 30 giugno 2022.

Si tratta di una delle novità incluse negli emendamenti alle legge di conversione del Decreto PNRR 2 (DL n. 36/2022), già approvati tra il 16 e il 17 giugno 2022 nelle Commissioni Affari costituzionali e Istruzione pubblica, beni culturali del Senato.

Le misure aspettano adesso di essere confermate in aula, ma considerati i tempi stretti per la conclusione dell’iter di conversione in legge sembra probabile che non interverranno ulteriori modifiche.

Condizioni necessarie all’agevolazione

Per richiedere il Sismabonus Acquisti al 110%, una volta firmato il rogito entro il 30 giugno, gli acquirenti hanno tempo fino al 31 dicembre 2022 per:

  • versare acconti mediante il meccanismo dello sconto in fattura e maturato il relativo credito d’imposta;
  • ottenere la dichiarazione di ultimazione dei lavori strutturali;
  • ottenere il collaudo degli stessi e l’attestazione del collaudatore statico che asseveri il raggiungimento della riduzione di rischio sismico.

Allo stesso modo è necessario che l’immobile sia accatastato almeno in categoria F/4, specifica per le unità incomplete non definite nella consistenza e nella destinazione d’uso.

Nel caso in cui i requisiti sopra indicati non siano rispettati allo scadere del tempo del termine ultimo, per usufruire della detrazione al 110% bisognerà concludere l’atto di acquisto entro il 30 giugno 2022. Superata tale data, sarà comunque possibile accedere al Sismabonus ordinario con aliquota del 75% o dell’85%.

Sismabonus Acquisti: la sede del Senato a Palazzo Madama
Credit foto: La voce di New York

Un Sismabonus potenziato

Il Sismabonus Acquisti è una detrazione fiscale che agevola la compravendita di edifici sicuri ed è riconosciuto a chi acquista unità immobiliari costruite in luogo di fabbricati demoliti, ricostruiti e ampliati con minor rischio sismico.

Diversamente da altri incentivi, in parola è commisurato al prezzo della singola unità immobiliare risultante nell’atto pubblico di compravendita e non alle spese sostenute dall’impresa per gli interventi agevolati.

Introdotto nel 2017 dal DL n. 50, il Sismabonus Acquisti agisce come un rafforzativo del Sismabonus ordinario, ma specifico solo all’acquisto di immobili antisismici. Inizialmente prevedeva due aliquote pari rispettivamente al 75% e all’85%, ma è stato poi con l’introduzione del Superbonus che è stato maggiorato fino al 110%.

Aumentare la sicurezza sismica del patrimonio edilizio italiano è una priorità assoluta per il nostro Paese, negli anni più volte discussa e ribadita – non ultimo, anche in occasione della quarta Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica.

L’obiettivo finale del Sismabonus Acquisti, come anche delle altre agevolazioni, è quindi quello di intervenire a ridurre le principali criticità dell’edilizia nazionale che ad oggi è caratterizzata in larga parte da strutture obsolete e non più conformi agli standard attuali.

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