Casa Cipriani e quella dolce nostalgia del Novecento

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Prospetto di Casa Cipriani
Credit foto: Metropolis

A New York, un intervento di recupero trasforma un approdo portuale in un sontuoso boutique hotel.

Ricostruire gli elementi edilizi portanti perduti negli ultimi 100 anni è sempre stato l’obiettivo di Maggio Cipriani, Jonathan Marvel e Thierry Despont, protagonisti di questa vicenda.

A Maggio Cipriani, infatti, quel vecchio palazzone abbandonato sull’East River nella parte sud di Manhattan, ha sempre messo una certa tristezza. Costruito nel 1909, il Battery Maritime Building era un trionfo di ferro e fungeva da terminal per i traghetti che percorrevano la tratta da Brooklyn all’isola di Manhattan.

Un importantissimo crocevia sul lungofiume, attraversato ogni giorno da pendolari, turisti e passeggeri, che però col tempo venne abbandonato e cadde in uno stato di degrado e abbandono.

Ecco allora l’idea di Cipriani: riportare l’edificio al vecchio splendore, trasformandolo in uno di quei boutique hotel di lusso che stanno spopolando negli ultimi anni. Del resto, cos’altro potersi aspettare dal presidente di uno dei principali gruppi di food, hospitality & leisure esistenti al mondo.

Un viaggio nel tempo tra lusso e buon cibo

La filosofia del boutique hotel accomuna quelle strutture che si distinguono dalle grandi catene alberghiere per una maggiore attenzione al territorio e al servizio, oltre che per le dimensioni ridotte e il design elegante.

Simile negli intenti alle italiane Casa di Langa tra le colline piemontesi e Sikelia Suites a Noto, Casa Cipriani può vantare in realtà un legame più forte con il passato della sua città e della famiglia che ne ha rilevato la struttura.

“Volevamo unire sotto lo stesso tetto 90 anni di cultura dell’ospitalità della mia famiglia” ha spiegato Cipriani a Living Corriere. “E creare un’oasi di pace sia per i turisti che per i newyorkesi che si vogliono concedere una piccola vacanza in città”.

Grazie al lavoro di restauro condotto da Jonathan Marvel e agli interni progettati dall’architetto francese Thierry Despont, è stato possibile ridare nuova vita a un luogo dalla forte impronta storica e trasformarlo in club raffinato, con ristoranti esclusivi, palestra e centro benessere.

Casa Cipriani si adatta perfettamente ad ospitare lo stile di vita del XXI secolo, ma mantiene ancora la sua autenticità. Visto da fuori, l’hotel assomiglia ai palazzi delle esposizioni universali a cavallo tra Ottocento e Novecento, un capolavoro di ferro, vetro e piastrelle colorate con decorazioni ispirate all’Art Déco.

All’interno, tutti gli ambienti, dal maestoso salone di 3.000 mq alle 47 camere, sono incorniciati nelle strutture originali e hanno conservato i dettagli architettonici del tempo.

Nonostante i trend dell’interior design 2022 non lo eleggano tra i più in voga, l’Art Déco continua ad avere un seguito consistente e l’intervento di Thierry Despont per l’hotel dei Cipriani ne ha ulteriormente esaltato le forme e le caratteristiche.

L’ispirazione principale del designer francese è stata infatti la Normandie, una delle più belle navi da crociera mai costruite in stile Art Déco. Le stanze di Casa Cipriani, affacciate sull’East River, sul Ponte di Brooklyn o sulla Statua della Libertà, sembrano così le cabine di lusso di un transatlantico, mentre il piano superiore con i suoi lounge e ristoranti ricorda un salotto di prima classe.

Stile, food e musica jazz, in Casa Cipriani ogni dettaglio è pensato per un solo fine: quello di portare l’ospite in un’altra epoca non appena varcata la soglia d’ingresso, indietro nel tempo fino ai ruggenti anni Venti newyorchesi.

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